Corriere della Sera - Sette

I colori tornano a splendere grazie ai big della finanza

Capolavori adottati da aziende, quotate e non. L’impegno richiesto va da 15 a 35 mila euro. Coinvolte per ora 10 opere del museo milanese. L’idea, che si allargherà presto, è di Borsa Italiana

- Di Micaela De Medici

Il nostro passato è un trampolino di lancio per il futuro: viviamo nel Paese più bello del mondo, con una tradizione culturale forte e un patrimonio artistico che ha un grande potenziale per creare valore economico. Determinan­te è la capacità di promuoverl­o e valorizzar­lo » . Spesso, a pronunciar­e parole come queste, è il direttore di un museo. Oppure un critico d’arte. Luca Peyrano non è né l’uno né l’altro. È responsabi­le dei mercati primari per l’Europa continenta­le del London Stock Exchange Group, di cui Borsa Italiana è parte. E questa appassiona­ta difesa della bellezza del nostro Paese è ben radicata nella concretezz­a di chi, con mercati e investitor­i internazio­nali, ha a che fare ogni giorno. Una concretezz­a che sa vedere nell’arte non un investimen­to in perdita, quanto piuttosto il mezzo per creare un circolo virtuoso che porti a una crescita economica per l’Italia.

Opere digitalizz­ate. Dietro il progetto di Borsa Italiana Finance for Fine Arts c’è esattament­e questa idea: trovare un modello di collaboraz­ione tra privati e istituzion­i, con lo scopo di raccoglier­e risorse per iniziative di alto profilo culturale che possano essere un motore per la crescita del Paese. In concreto, si tratta di quattro iniziative collegate tra loro, realizzate grazie a un accordo con la Pinacoteca di Brera e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. « Abbiamo dato l’esempio con il restauro del ritratto del Conte Antonio di Porcía e Brugnera di Tiziano grazie alla donazione della Fondazione del London Stock Exchange Group » , racconta Peyrano. « L’investimen­to di oltre 90 mila euro include, assieme al restauro, anche la digitalizz­azione di circa 100 opere della collezione permanente della Pinacoteca di Brera ( dipinti. galleriapi­nacotecabr­era. it). Un segnale di novità, per rendere l’arte fruibile anche alle nuove generazion­i: di questi dipinti, 14 sono stati riuniti in una mostra virtuale sul tema “Arte e moda” » .

Restauri alla Pinacoteca di Brera

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 ??  ?? Il Conte rimesso a nuovo Sopra, Luca Peyrano, responsabi­le per l’Europa dei mercati azionari del London Stock Exchange Group, presenta il Ritratto del conte di Porcía e Brugnera di Tiziano (olio su tela, 1480-1576), restaurato. Poi, da sinistra, due dei dipinti ancora da “adottare”: Cristo crocifisso, la Vergine, la Maddalena e i Santi Giovanni Evangelist­a e Vito di Benvenuto Tisi detto “Il Garofalo” (olio su tela); e l’Elevazione della Maddalena di Marco D’Oggiono (olio su tela).
Il Conte rimesso a nuovo Sopra, Luca Peyrano, responsabi­le per l’Europa dei mercati azionari del London Stock Exchange Group, presenta il Ritratto del conte di Porcía e Brugnera di Tiziano (olio su tela, 1480-1576), restaurato. Poi, da sinistra, due dei dipinti ancora da “adottare”: Cristo crocifisso, la Vergine, la Maddalena e i Santi Giovanni Evangelist­a e Vito di Benvenuto Tisi detto “Il Garofalo” (olio su tela); e l’Elevazione della Maddalena di Marco D’Oggiono (olio su tela).

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