C’è chi vuol riaprire la Cayenna
L’ex ministro degli Interni Charles Pasqua attacca Valls: «I jihadisti? Tutti in Guyana»
Ha 87 anni e la vis polemica di sempre Charles Pasqua, che fu ministro degli Interni nel governo di Jacques Chirac, poi senatore, e non ha mai smesso di seguire in diretta gli avvenimenti politici del suo Paese. La scorsa settimana, in un’intervista televisiva, ha vivacemente dichiarato la sua contrarietà all’idea del primo ministro Manuel Valls di rinchiudere nello stesso carcere tutti i jihadisti individuati sul suolo francese. «E magari l’idea è che questo carcere sia nel centro di Parigi», ha ironizzato Pasqua, sostenendo che una soluzione simile non servirebbe, come afferma Valls — la cui proposta, per la verità, suggeriva l’isolamento dei detenuti in celle singole — a evitare la radicalizzazione ideologica dei carcerati, ma al contrario ad aumentarla. Meglio piuttosto, ha suggerito l’ex ministro, mandarli su un’isola, un posto lontano e isolato. La Cayenna, per esempio? Già, è proprio il posto che è venuto in mente a tutti, l’Isola del Diavolo, come viene anche ricordata la durissima colonia pe- nale nella Guyana francese, attiva fino al 1946 e resa celebre anche dal romanzo Papillon. Pasqua non ne ha fatto il nome, ma il riferimento è apparso chiaro anche perché prima di lui la Cayenna era stata citata dall’indipendentista Nicolas DupontAignan proprio come luogo perfetto per la detenzione dei terroristi della jihad. A chiarire ulteriormente la sua posizione, Pasqua ha concluso l’intervento con un messaggio diretto a Valls: «Se non si ha il coraggio di prendere certe decisioni, meglio passare la mano, meglio non restare al potere», ha detto. Il vecchio lupo non ha proprio peli sulla lingua.