Si sfidano
elettronica avanza? E la grande orologeria reagisce arroccandosi sull’eccellenza tecnica spinta a livelli sempre più elevati. Senza alcuna arroganza, alla Baselworld ( la più grande fiera mondiale dell’orologeria, in programma a Basilea fino al 26 marzo), le grandi marche d’orologeria dimostrano che il sogno di realizzare un segnatempo meccanico in grado di funzionare, con la massima precisione possibile, per secoli ( ovviamente con qualche intervento periodico di manutenzione) continua a spingere il settore. In cima a tutti, come sempre, Patek Philippe, che ha superato se stessa con un cronografo sdoppiante ( prezzo sconosciuto, ma si parla di qualcosa come 200 mila euro) in cui tutte le componenti sono state ottimizzate non solo per un funzionamento impeccabile, ma anche per un piacere d’uso mai provato prima: pulsanti che rispondono immediatamente e senza sforzo ai comandi impartiti, sensazione di un oggetto spinto ai massimi limiti della tecnologia attuale, senza paura di salire a prezzi stratosferici. Ma la grande tecnica meccanica ha molti altri protagonisti: Blancpain nasconde dietro un aspetto classico una tecnologia moder-
L’CRONOGRAFO “À RATTRAPANTE” REFERENZA 5370 nissima che comprende elementi in silicio, doppio bariletto ( è l’elemento in cui è contenuta la molla, fonte d’energia degli orologi meccanici) e datario di grandi dimensioni. Chopard va addirittura oltre, dal momento che di bariletti ce ne sono quattro, per un’autonomia che dai tre del Blancpain sale a otto giorni. Il suo movimento, meccanico a carica manuale dimostra che la manifattura Chopard è ormai in grado di battersi ad armi pari con i grandi del-
Qualità
a prezzi accessibili