La corsa della Madonna. Nella piazza di Sulmona si incontrano le statue di Maria e del Cristo. Accompagnate dal volo delle colombe
Con un vestito verde acceso, una rosa rossa in mano, Maria corre veloce verso suo figlio accompagnata dal volo delle colombe, dallo scoppio dei mortaretti e dalla banda. Tutti trattengono il fiato mentre la pesante statua della Madonna, dopo aver perso il nero manto luttuoso, si precipita incontro al Cristo risorto che l’attende in fondo alla piazza. Dal suo frenetico incedere e dal volo delle colombe si potrà capire come sarà l’anno agricolo: buono se il volo è alto, nefasto se è radente. Sulmona, ore 11,30, domenica di Pasqua. Si chiudono così, a passo di corsa, le manifestazioni della settimana santa, molto sentite nella cittadina abruzzese, che cominciano il pomeriggio del venerdì santo con il corteo della Confraternita di Santa Maria di Loreto che porta in processione i simulacri del Cristo morto e della Madonna in lutto ( foto), seguito da quello dell’arciconfraternita della Santissima Trinità che scorta invece il tronco, una croce del XVIII secolo, e la bara del cristo fino alla chiesa di Santa Maria della Tomba. I riti pasquali sono l’occasione per visitare quest’antica cittadina ai piedi della Majella, nel cuore dell’Abruzzo. Visita che può partire proprio dalla piazza che accoglie la Madonna in fuga, un rettangolo di un centinaio di metri per cinquanta al cui centro troneggia l’ottocentesco fontanone in pietra locale, mentre il lato sud ovest è chiuso dall’acquedotto medievale formato da ventuno arcate a sesto acuto in pietra concia. Per vedere da vicino le statue che animano la Pasqua di Sulmona andate alla Chiesa di Santa Maria della Tomba: dietro il portale tardo- gotico sormontato da uno splendido rosone, si celano tre navate scandite da possenti colonne con copertura a doppio spiovente. Accanto alla chiesa, La Locanda di Gino ( lalocandadigino. it, doppia da 90 euro, cena sui 30 euro) offre camere per la notte e un’antologia della cucina locale: salumi e formaggi dop ( da non perdere la soppressata aquilana e i caciocavalli di Agnone), carrati ( pasta artigianale) ai fiori di zucchine e zafferano di Navelli, scamorza di Sulmona alla brace.