Treni in rotta di collisione
/ Due gruppi francesi si contendono una tratta. E tutti vogliono costruire ferrovie
È come uno “scontro” fra due treni in corsa. Quasi letteralmente. Il fatto è che oggetto del contendere è proprio il binario. Unico: quello di una ferrovia che appare ambitissima, tra la capitale del Niger, Niamey, e Cotonou, direzione sud-ovest, costa del Benin. Ad avere iniziato i lavori ( foto) per realizzare la tratta, ancora nel 2014, è il gruppo francese Bolloré, con l’obiettivo di collegare 5 Paesi dell’Africa occidentale. Solo che il progetto si è trovato, appunto, in rotta di collisione con quello della compagnia Africarail, filiale di un altro gruppo francese, Geftarail, che vanta le licenze per realizzare infrastrutture ferroviarie sull’asse Kaya (Burkina Faso), Niamey (Niger), Parakou (Benin), Anoho (Togo), Ouidah (Benin) e Bitta (Togo), Ouagadougou (Burkina Faso). Proprio per questo, Geftarail aveva chiesto alla Corte permanente di arbitrato la sospensione dei lavori del contendente, rivendicando un accordo con Niger, Benin e Burkina Faso per un progetto analogo e chiamando in causa non il concorrente ma i Paesi coinvolti. E agli stessi Paesi il gruppo Bolloré ha attribuito le responsabilità quando, a gennaio, ha in effetti fermato i lavori (che dovrebbero peraltro già essere stati finiti per 140 chilometri). L’ultima puntata rivela quanto complicata e delicata sia la partita: con una dichiarazione congiunta, Geftarail e il Niger hanno sì ribadito l’esistenza dell’accordo del 1999 per la costruzione della più grande linea della regione (al costo di 10 miliardi di euro); al tempo stesso, però, la questione non è chiusa: il gruppo Bolloré infatti, che ha una presenza enorme nella gestione dei porti di 9 nazioni della regione, compresi Senegal, Costa d’Avorio e Ghana, ha incassato a sua volta il sostegno di Mohammed Moussa, consigliere del premier nigerino, secondo il quale sono loro «il solo partner credibile per la linea Niamey-Cotonou». La battaglia non è finita, questo è certo. Del resto, il business ferroviario in Africa non è mai stato così caldo: in Kenya una compagnia cinese sta investendo sulla vecchia linea dai Laghi a Mombasa, un altro progetto vuole collegare Gibuti alla capitale dell’Etiopia Addis Abeba, il Rwanda vuole collegarsi alla costa della Tanzania, l’Uganda al Sudan. E ora anche la Tazara Railway, fra Tanzania e Zambia, dovrebbe ampliarsi ad altri 4 Paesi con capitali e lavoro in arrivo dalla Cina.