Dopo 13 vittorie, la carta del litio
Nell’altra pagina, il pilota Marco Bonanomi a bordo della sua Audi R18 ibrida, durante la Le Mans del 13 giugno 2015. In alto, in senso orario, lo scatto dei piloti per raggiungere le proprie auto e cominciare la corsa; la Porsche 919 guidata dal neozelandese Earl Bamber al traguardo dell’edizione 2015; ragazze ingaggiate dal circuito salutano prima dell’edizione del 2006; Tazio Nuvolari (a sinistra) e Raymond Sommer dopo la vittoria nel 1933 alla guida di un’Alfa Romeo; Paul Newman festeggia insieme al co-pilota tedesco Rolf Stommelen il secondo posto con la loro Porsche 935 turbo alla Le Mans del 1979.
Testata sulle curve più ardite e veloci in oltre 35 anni di attività nel mondo delle gare automobilistiche, l’elevata tecnologia del marchio Audi è sempre più parte integrante nei modelli delle vetture da strada della gamma Audi Sport. Attualmente composta da cinque modelli Rs 3, Rs Q3, Rs 6 Avant, Rs 7 Sportback e R8 V10 Coupé nel corso del 2016 è previsto l’arrivo di nuove versioni delle vetture già esistenti e il debutto della nuova R8 V10 Spyder e delle Tt Rs Coupé e Roadster. Massima sicurezza, performance eccellenti, cura estetica e piacere di guida sono le loro caratteristiche principali e sono il frutto maturato grazie anche ai 32 campionati vinti nelle più importanti competizioni internazionali e alle 13 vittorie assolute conquistate alla 24 Ore di Le Mans. Proprio per questa corsa, Audi, insieme alla consociata Porsche, ha deciso di ottimizzare i costi partecipando alla competizione con due sole auto ciascuna, invece delle tre messe in pista in precedenza. Così il marchio dei quattro anelli ha concentrato tutti gli sforzi per ripensare completamente la sua R18, vettura di classe Lmp1, che si presenta al via con un’innovativa aerodinamica, una struttura realizzata con materiali leggeri e un rinnovato sistema ibrido dotato di batterie agli ioni di litio come accumulatori, aggiunti a un motore Tdi reso ancora più efficiente e incredibilmente potente.