Corriere della Sera - Sette

Pedalate gente pedalate, ma senza pensare di essere una maglia rosa

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resi dall’entusiasmo per il Giro d’Italia, montiamo in sella. Ottimo: il ciclismo, a parte il rischio di cadute, è uno degli sport meno traumatici. È un lavoro aerobico, cioè che sviluppa la resistenza, mette in moto molti muscoli e parecchie articolazi­oni, senza sovraccari­carle. Ciò che non va bene, come sempre, è tentare imprese. Per fortuna, di solito ci pensano i dolori ai glutei e/ o all’osso sacro, anche forti ma senza alcuna conseguenz­a, a fermare il principian­te ambizioso. Chi non è abituato alla postura da bicicletta, né atleticame­nte preparato, può sentire un irrigidime­nto delle spalle e del collo, soprattutt­o se il manubrio è basso. Poi però basta un po’ di stretching, qualche esercizio per sciogliere muscoli e articolazi­oni, un po’ di cammino alla fine della pedalata, e in genere si risolve il problema. Ma attenzione, tutto ciò che provoca tensioni può causare dolori, e per chi già tende al mal di schiena o ha problemi di vertebre cervicali il problema può essere peggiore. Una delle regole importanti per chi si mette ai pedali per la prima volta è trovare la posizione più comoda. Senza imitare i grandi ciclisti, ascoltare il vicino di casa che fa centoventi chilometri al giorno e nemmeno il negoziante che vuole vendervi un modello da tremila euro. Salite sulla bici e cercate di capire se riuscite a

Pmuovervi in modo naturale. Regolate con cura il sedile e il manubrio. Ripeterete questa operazione ogni anno: infatti forza, articolari­tà ed elasticità cambiano a seconda dell’allenament­o, dell’età e del tempo che dedicate all’attività fisica.

Pochi traumi. È rarissimo che un ciclista lamenti dolori importanti: come abbiamo detto, è uno sport davvero poco traumatico, altamente ecologico e benefico. Per stare bene anche se siete soggetti a dolori lombari e scarsament­e allenati, all’inizio evitate sforzi eccessivi in salita o gite troppo lunghe. Nella fase di richiamo del pedale ( quando la gamba “sale”) sono coinvolti i muscoli che ci permettono di flettere l’anca: psoas, quadrato dei lombi e obliqui. Se esageriamo con lo sforzo e li stanchiamo molto, vengono coinvolti più del solito dei muscoli profondi, i piccoli stabilizza­tori della parte terminale della colonna lombare. Per questo si può avere qualche dolore nella parte bassa della schiena, se si esagera. E sarebbe un peccato scendere di sella arrabbiati, con il rischio di abbandonar­e una bellissima attività fisica e sportiva. Pedalate per divertirvi, senza eccessi e con prudenza, soprattutt­o nelle città dove purtroppo le piste ciclabili sono poche e il rispetto per i ciclisti è scarso. E se sentite qualche dolore, non date la colpa alla bicicletta: semmai ripensate a che cosa avete fatto di sbagliato. Perché nessuno ha mai dovuto abbandonar­e la bicicletta per colpa del

mal di schiena.

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