Che paura, arriva James Patterson
Del Corriere Nuova collana dedicata al maestro del thriller
Da grande voglio fare lo scrittore » . Sì, è vero, di bambini così risoluti e convinti in giro non è che se ne vedano molti – tutti concentrati come sono sulle future arti del calciatore, astronauta o poliziotto – ma il piccolo James, sin dalla tenera età pare abbia avuto più voglia di sangue che di latte. Colui che sessant’anni fa era un bambino piuttosto determinato, di cognome fa Patterson, ed è tra i più grandi autori letterari degli ultimi vent’anni. Il numero di libri venduti ( 270 milioni di copie) parlano per lui, e ne hanno fatto diventare lo scrittore più ricco del mondo. Negli Stati Uniti – dove l’autore è nato 69 anni fa, a Newburgh, 10 chilometri più a nord di New York – per ogni quindici libri venduti, uno è stato scritto da Patterson, al quale il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport dedicano la nuova collana in edicola dal prossimo 23 giugno. Sono venti gli appuntamenti col maestro del thriller che in Italia ha venduto qualcosa come tre milioni e mezzo di copie. Si parte da un classico della letteratura pattersoniana, Mastermind – in edicola dal prossimo giovedì a 7,90 euro, escluso il costo del quotidiano – nel quale incontriamo uno dei personaggi più riusciti del romanziere statunitense, il detective- psicologo Alex Cross. Di Mastermind è in corso la produzione di un film. E non sarebbe una novità eclatante, dal momento che sono state realizzate già altre pellicole con Cross come protagonista, su tutte: Il Collezionista, nel 1997, e Nella morsa del ragno, nel 2001, entrambe interpretate da Morgan Freeman. Incrociando lo sguardo di Patterson con quello di Alex- Freeman, giocando all’identikit, un passaggio obbligato discettando di letteratura carica di suspense, si potrebbe provare a capire quanto somiglino il personaggio al suo creatore. Entrambi hanno quel tipico sguardo che va oltre chi li osserva, appaiono sicuramente riflessivi e allo stesso tempo un po’ disincantati. E allora diciamolo, se confrontassimo le foto su un tavolo di una centrale di polizia, i due somiglierebbero, eccome. Poi, però, invecchiato il buon Morgan Freeman, si è dovuto cercare un nuovo Alex Cross per il cinema, anche se, a detta di molti, pare che Tyler Perry, l’attuale Cross, non sia all’altezza dell’attore nato in Canada quasi ottant’anni fa. Del resto, lo stesso Patterson ha ricordato più volte che avrebbe preferito Denzel Washington nella parte. Poco male. Perché se lo scrittore somigliasse, per esempio, al rivale di Cross, Mastermind, la Mente superiore capace di essere serial killer senza commette- re fisicamente alcun delitto, allora sì che ci sarebbe da preoccuparsi. Ma il nostro era un gioco, soltanto un gioco. Anche perché Patterson, di compulsivo ed ipertrofico, ha soltanto la sua prolificità nello scrivere, passando tranquillamente da un genere letterario a un altro: nella collana del Corriere si parla esclusivamente del James Patterson genio del thriller, ma lo scrittore statunitense è anche un fortunato autore di romanzi sentimentali ( Domeniche da Tiffany) e di libri per ragazzi ( Scuola media). E poi, come poter confrontare Patterson con una delle qualsiasi menti omicide alla quali ci ha abituati? Insomma, se sentiste in giro di qualcuno che ha regalato un milione di dollari alle librerie indipendenti purché abbiano una sezione dedicata ai libri per ragazzi ( e Patterson lo ha fatto), ma che nel tempo libero esercita indisturbato la “professione” del serial killer, allora, chiunque sarebbe pronto a ricredersi sull’identità immacolata del signor James da Newburgh. E questo sì che sarebbe un finale aperto o un colpo di scena alla Patterson..