Sex & The Science
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LA “CHAT VACCINO” Lo abbiamo sentito decine di volte: «La rete è piena di rischi e dobbiamo proteggere i nostri figli dalle chat con gli sconosciuti». Giusto, ma forse il problema va affrontato in modo più articolato e meno emotivo, perché il web può essere sì un pericolo, ma anche una scuola efficace per i ragazzi, nell’elaborare strategie di difesa davanti a situazioni rischiose. È quanto afferma uno studio condotto all’Università della Florida su 68 giovani seguiti per due mesi nelle loro relazioni al computer. Il primo dato emerso è che i pericoli ci sono davvero. Sono stati riportati, infatti, nel periodo analizzato, 207 eventi a rischio (in media tre per soggetto) così suddivisi: 119 esposizioni a contenuti sessuali espliciti, 31 violazioni d’informazioni personali, 29 approcci diretti e 28 casi di molestia verbale. La maggioranza dei ragazzi però ha mostrato di saper gestire queste situazioni, soprattutto nella fase iniziale quando sono ancora a un livello di pericolosità medio-bassa. Così gli autori della ricerca si sono chiesti: è giusto seguire il trend corrente, che è quello di evitare il più possibile, anche con forme fortemente repressive, l’esposizione dei minori alle chat, o piuttosto non è più opportuno un monitoraggio a distanza, lasciando che siano loro stessi a imparare a gestire gli eventi? Certe chat, insomma, pur con i loro rischi, sarebbero una sorta di “vaccino” che difende da possibili problemi futuri.