Donne-colonne della Marina Militare
Sono stato poco chiaro: trovarle sull’ammiraglia della nostra flotta, impegnate in condizioni difficili, mi ha reso orgoglioso
Tutte le lettere di oggi da https://www. Facebook.Com/beppe.Severgnini
Severgnini, vorrei tornare al suo reportage dalla portaerei Cavour impegnata nell’operazione “Sophia” contro gli scafisti. Magari la stupisce che le donne del Sud sono financo capaci di diventare ufficiali e sottufficiali di Marina, e non donne di pulizie e cambusa, o al massimo infermiere? La apprezzavo tantissimo, ma leggere questo articolo, tra l’altro come sempre ben scritto, è stata una forte delusione.
Caro Francesco, le Forze Armate offrono ancora lavoro, stimoli, opportunità di carriera ( cose che purtroppo scarseggiano in Puglia, Campania, Calabria e Sicilia). Le giovani italiane del Sud saranno le colonne della nostra Marina Militare. Non ero sorpreso di trovarle sull’ammiraglia della nostra flotta, impegnate in condizioni difficili: ero orgoglioso ( è diverso). Intendevo smontare il pregiudizio, non rinforzarlo. Detto ciò: poiché alcuni hanno frainteso, vuol dire che non sono stato chiaro. E la regola è una sola ( vale per un reportage, una mail, un messaggio WhatsApp): se chi legge non capisce, la colpa è di chi scrive.
La Rete è bucata
Francesco D’Avino Gent. Dott. Severgnini, il momento è drammatico, e le persone con una personalità fragile e poco bagaglio culturale sono le più esposte a farneticanti proclami pseudoreligiosi circa chissà quali paradisi. Però sarebbe ora che i colossi del Web si prendano le loro responsabilità senza trincerarsi dietro la frase trita e ritrita “Noi siamo per un’informazione libera!”. È ora che tutti si muovano: la Rete è bucata e dal buco può uscire di tutto. Maria Cristina Bazzi
Mettiamola così, MCB: il nemico è eccezionalmente crudele e occorrono misure eccezionali. Ho quasi litigato, con Twitter Italia: non può aspettare di leggere minac- ce di morte per sospendere e segnalare un utente; deve intervenire prima ( ne parlerò a Camogli, venerdì 9 settembre, con Stefania Chiale, al Festival della Comunicazione). Io credo che i fanatici lascino tracce: bisogna trovarle e agire d’anticipo. Anche perché diciamolo: è impossibile proteggere completamente una società aperta, proprio perché aperta. Era possibile invece in Unione Sovietica; ci riescono in Corea del Nord. Ma non sono i modelli che ci interessano, dico bene?
L’importanza dell’inglese
Peccato che noi italiani continuiamo a ignorare l’importanza dell’inglese. Con programmi scolastici che prevedono due ore a settimana di insegnamento, con prof impreparati, non madrelingua: ma dove andiamo? Per completare l’opera traduciamo libri e film: così le persone non hanno la possibilità di sforzarsi per imparare, crescere e affrontare il mondo del lavoro del futuro in maniera adeguata. Unbelievable!
Massimo IlMax Arcara
Esagerato! Le scuole sono diverse e i professori non sono uguali: ne conosco molti che conoscono la lingua inglese, sanno insegnarla, promuovono scambi e incontri. Certo, ci sono anche gli altri. In quanto alle traduzioni e al doppiaggio: sono questioni diverse. Affrontare un libro inglese/ americano in originale è una fatica improba, per un principiante: toglie il piacere della lettura. Quindi, viva le traduzioni. Sono invece favorevole ai film in lingua originale con sottotitoli: è solo questione d’abitudine, i progressi sono rapidi. Non a caso i ragazzi italiani capiscono l’inglese meglio di quanto lo parlino: sono allenati da videogiochi, Facebook e serie televisive.
Roma vive di passato, Milano di futuro
Caro Bsev, l’ho sempre sostenuto: Roma vive sugli stupendi ricordi del passato; Milano in proiezione del futuro. Ecco la differenza.
Sintesi eccessiva, ma utile. L’eccessiva bellezza è un carico insostenibile: vale per le città e per le persone ( certo non è il mio problema! Vedi sotto).
Bellissimo a chi?
Titti Bortolani Beppe tvb! Lei non è bellissimo, ma è intelligente, ironico e non ci annoia mai. Anche buffo, a volte! Io e mia sorella le vogliamo bene! E adoriamo i suoi libri di viaggi! Sara Loony Buccelli
Non sono bellissimo? Che splendido understatement, Sara! Dove posso mandarvi un libro con dedica?