Corriere della Sera - Sette

Se vince Trump sarà la fine della civiltà?

Un’America che alza muri con il Messico, che abbandona la Nato, che si ritira dal Medio Oriente, che litiga con la Cina farebbe precipitar­e il pianeta nel caos

-

Tra il 1985 e il 1986, Tony Schwartz passò 18 mesi al fianco di Donald Trump. Il risultato fu un libro uscito nel 1987, un successo fenomenale, The Art of the Deal, scritto da Schwartz ma firmato assieme a Trump, nel quale veniva costruito il mito dell’uomo d’affari sempre vincente e pronto a ogni sfida che ancora oggi circonda il candidato repubblica­no alla presidenza degli Stati Uniti. La biografia vendette più di un milione di copie. Oggi, Schwartz è convinto di avere contribuit­o non poco, con quel libro, a creare il pericolo pubblico numero uno: « Credo sinceramen­te che se Trump vince e si impossessa dei codici nucleari ci sia un’eccellente possibilit­à che ciò conduca alla fine della civiltà » , ha detto di recente al settimanal­eNew Yorker. L’affermazio­ne è forte e probabilme­nte eccessivam­ente pessimista: la democrazia americana è la più robusta ed efficiente del mondo, che alla Casa Bianca entrino Trump o Hillary Clinton. Il presidente ha grandi poteri ma il sistema di checks and balances impedisce che sia onnipotent­e. Di certo, il Paese non seguirebbe come un sonnambulo l’eventuale marcia di un leader senza senno. La denuncia di Schwartz mette però di fronte a una realtà che non possiamo eludere: un presidente Trump sarebbe pericoloso non solo per gli Trump presidente sarebbe pericoloso non solo per gli americani, ma anche per gli europei e per gran parte del mondo. americani ma anche per gli europei e per gran parte del mondo. Non tanto perché potrebbe giocare con i codici nucleari: gli basterebbe molto meno per mettere sottosopra il pianeta.

TASTO NUCLEARE. Di fine dell’egemonia americana si parla in pratica da quando essa esiste. Il declino più volte annunciato, però, non c’è mai stato davvero. Questa volta è diverso. Un’America di Trump che alza muri con il Messico; che abbandona la Nato e quindi lascia gli europei da soli alle prese con la Russia di Putin; che si ritira dal Medio Oriente; che si mette su un piano di rissa con la Cina; che rinnega decenni di aperture commercial­i che hanno fatto il benessere del mondo: bene, un’America del genere farebbe precipitar­e il pianeta dallo stato di disordine in cui è oggi a una situazione di caos, nella quale ogni regime cercherebb­e di approfitta­re del venire meno della potenza egemone ordinatric­e. Una cosa è il lento declino della superpoten­za. Una cosa è il disimpegno da molti scacchieri iniziato dallo stesso Barack Obama in quasi otto anni di presidenza. Ben altra cosa sarebbe dichiarare brutalment­e la fine della Pax Americana che ha governato il mondo dal 1945. Non molto meno che premere il tasto nucleare.

@ danilotain­o

 ??  ?? Mina vagante
Mina vagante
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy