Una ragazza entra in casa in attesa di un agguato d’amore
È notte, una donna entra in una casa dall’aria abbandonata. La sua bellezza quasi ci stordisce. Ha la pelle così chiara che cattura tutta la luce della luna che penetra dalle finestre. La natura rigogliosa ha sopraffatto le pareti della dimora invadendole con un copioso fogliame. La brezza smuove le vettovaglie lise dal tempo. La giovane avanza timorosa, preceduta dalla macchina da presa che non riesce a staccare lo sguardo dal suo viso, dai suoi occhi blu e dalle labbra carnose. Si sente un verso di un animale, forse è il richiamo d’amore di un uccello notturno. La ragazza lo riconosce, si ferma. È scossa da un fremito, come se avesse identificato un segnale o rivissuto in un istante le vecchie emozioni di un primo incontro. Continua ad inoltrarsi lungo le stanze vuote ed un altro cenno giunge al suo udito, ora è il verso di un animale feroce, il languido ruggito di un ghepardo. La donna socchiude gli occhi quasi vinta dal desiderio. Procede verso la camera da letto in attesa di un agguato, di essere sopraffatta dal suo amato. L’inquadratura ora gira attorno al suo volto, svelando alle sue spalle una presenza silenziosa, quasi animalesca. È un uomo che le bacia le spalle scoperte, che avvicina il viso ai suoi capelli e ne respira l’essenza. Ora i due volti sono uno di fronte all’altra per sancire una promessa con un bacio, per quietare l’anima insolitamente gentile di lui e quella selvaggia di lei.