Così gli anziani diventano una risorsa
«L’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale».
Pochi giorni fa, a Roma, quattro poliziotti, chiamati da un condominio che aveva segnalato urla provenienti da un appartamento, si sono trovati davanti due anziani soli, ultranovantenni, Jole e Michele in preda alla disperazione: in attesa dell’ambulanza che li avrebbe portati in ospedale per accertamenti, i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno cucinato, come dolcissimo gesto di conforto, una pasta al burro ai due vecchietti abbandonati, tristi e affamati. Ci sono quasi 5 milioni gli anziani senza famiglia in Italia: che fare? Il diritto n. 25 è così importante perché riguarda tutti noi. L’Italia è il Paese più longevo al mondo dopo il Giappone, e questi 5 milioni potrebbero divenire una risorsa attivando un circuito di operatori di cura. Inoltre, gli anziani sono quasi tutti proprietari delle loro abitazioni: un patrimonio immobiliare che potrebbe essere valorizzato e utiliz- zato proprio per garantire a molti di vivere con dignità l’ultima parte della loro esistenza. La legge sul “dopo di noi”, ad esempio, che consente di mettere i beni immobili in fondi comuni così da farli divenire risorse per l’intera collettività, andrebbe applicata anche nei confronti dell’“universo terza età”. A maggior tutela bisognerebbe ( è una proposta di legge che andrebbe velocemente approvata) aumentare del 30% le pene per coloro che maltrattano anziani nelle case di riposo, sistemare telecamere in ognuno di questi istituti e istituire il “Garante della Fragilità”. Mentre aspettiamo che ciò accada, il Primo Cittadino d’Italia continua a indicare la via maestra con azioni concrete: anche questo settembre Castelporziano, la tenuta presidenziale vedrà anziani e disabili festeggiare la fine dell’estate. Il vero Garante della Fragilità e difensore dei più deboli lo abbiamo già, è Sergio Mattarella.