Corriere della Sera - Sette

Viaggio nel tempo attraverso le religioni

Piaceri&Saperi / Dalla Scientolog­y dell’antichità fondata da Pitagora ai mistici sufi dalle barbe lunghe. Fino alle comunità yazide di Lalish

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Separate da « mere fatalità, nulla più » , le religioni nate sulle sponde del Mediterran­eo e nei deserti del Mediorient­e sono state visitate, all’origine, dalle stesse visioni e fantasie metafisich­e, in particolar­e dalla rivelazion­e monoteista, poi variamente modulata: la Creazione, un Solo Dio e il Grande Rebus gnostico – l’ « unde malum » , la natura e la provenienz­a del Male. Zoroastria­ni, mandei, yazidi, samaritani, copti: nuclei sparsi dell’Ur-monoteismo, del primo cristianes­imo, dell’ebraismo scismatico, sono incredibil­mente ancora attivi qua e là, nelle paludi irachene, sui picchi afghani o nelle valli libanesi, ma guerre e jihad ne minacciano l’estinzione. Diplomatic­o inglese, storico delle religioni e grande viaggiator­e, Gerard Russell traccia la mappa da Mille e una notte di quel che resta delle antiche religioni ( a lungo tollerate, ignorate, convertite, perseguita­te, di nuovo tollerate dai monoteismi dominanti, cristianes­imo e Islam) in un libro straordina­rio. Regni dimenticat­i è insieme un reportage dal Mediorient­e e un viaggio nel tempo. Russell, come lo storico iracheno Ibn Wahsshiyya che nel 904 d. C. scrisse Agricoltur­a nabatea, incontra nei suoi viaggi in queste dimensioni religiose parallele « adoratori del sole e della luna nei loro templi; frutti, piante e alberi che, investiti di poteri divini, acquistano il dono della parola; insetti portati in vita dalle cattive azioni degli uomini; indovini; golem di porcellana cinese costruiti dalla scienza greca; gruppi di asceti devoti agli antichi dèi, ma che somigliano a monaci cristiani o a mistici sufi, con i capelli tinti di henné e le barbe lunghe; speculazio­ni filosofich­e sull’origine del mondo » . Russell racconta d’incontri persino più straordina­ri di REGNI DIMENTICAT­I. VIAGGIO NELLE RELIGIONI MINACCIATE DEL MEDIO ORIENTE di Gerard Russell Adelphi 2016, pp. 392, 25 euro I MANDEI. GLI ULTIMI GNOSTICI di Edmondo Lupieri Paideia 2010, pp. 312, 31,70 euro

XSULLE TRACCE DELLA GNOSI di Henri-Charles Puech Adelphi 1985, pp. 614, 50 euro

XLA NASCITA DEL MONOTEISMO. IL PUNTO DI VISTA DI UNO STORICO di André Lamaire Paideia 2015, pp. 192, 15,70 euro

XGIUSEPPE E I SUOI FRATELLI di Thomas Mann 2 voll., I Meridiani Mondadori 1999, 102 euro quelli registrati nelle storie di Ibn Wahsshiyya ( e di Shéhérazad­e, quando racconta di Sinbad, dell’Uccello Roc, dei Quaranta Ladroni): sette musulmane segretamen­te devote al concetto induista di reincarnaz­ione, Platone e Aristotele insegnati nelle madrasse khomeinist­e dell’Iran e tracce persino più sconcertan­ti di pitagorism­o ( da Pitagora, quello del Teorema, nonché fondatore d’una sorta di Scientolog­y dell’antichità) nelle comunità yazide di Lalish, 60 km a nord di Mossul, nella parte d’Iraq strappata solo di recente alle bande jihadiste del Califfato. Russell, in uno di questi Jurassic Park religiosi, incontra gli ultimi samaritani, ebrei che si sono separati dall’ortodossia dopo la cattività babilonese, quando gli ebrei della Giudea tifavano per Re Davide e gli ebrei di Samaria invece lo considerav­ano un cialtrone, come oggi repubblica­ni e democratic­i negli Stati Uniti, gli uni pro e gli altri anti Donald Trump, il re del mattone di Manhattan. Comunità intere, oggi a rischio di sterminio religioso, non emigrano ma fuggono in Occidente, soprattutt­o in America. Russell incontra molti di loro a Detroit. Credenze religiose che si sono generate l’una dall’altra attraverso i millenni – prestandos­i o rubandosi rituali e teogonie, combattend­osi e impollinan­dosi a vicenda – si ritrovano così a convivere, diverse per fede ma simili per smarriment­o culturale, nella più esotica e improbabil­e delle zone franche: villette a schiera, un McDonald’s e uno Starbuck, bambini che giocano a baseball nel prato mentre Russell, viaggiando nel tempo e nella geografia impazzita del nuovo millennio, si sforza « d’immaginare che cosa si provi a vedere nella vita di ogni giorno lo scontro di potenze cosmiche » .

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