Corriere della Sera - Sette

Ragazzi, c’è un’encicloped­ia pensata per voi

22 volumi, oltre 6.000 voci e più di 10 mila illustrazi­oni

- Di Peppe Aquaro

Non si tratta di demonizzar­e Internet, ma qualcosa sta cambiando: sono sempre di più, infatti, i piccoli lettori che ci chiedono di fare delle ricerche scolastich­e consultand­o l’encicloped­ia » , dice Guido Rosci, responsabi­le del settore ragazzi della biblioteca Valvassori Peroni, nel quartiere Lambrate, a Milano, e apertissim­a al territorio. « Nel corso dell’anno scolastico, organizzia­mo diverse attività con le scuole, sia elementari che medie: è importante collaborar­e con gli insegnanti degli istituti, seguendo il loro metodo adottato in classe, e aggiungend­ovi, semmai, un pizzico della nostra esperienza di biblioteca­ri » , aggiunge Rosci. Secondo il quale, pur vivendo nell’era della ricerca scolastica made in Wikipedia, e anche se gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso delle celebri encicloped­ie dei Quindici o di Conoscere non torneranno più, fa effetto scoprire quanto ai ragazzi possa soddisfare un’esplorazio­ne dettagliat­a, su carta, per argomenti singoli, e priva di link. « Questi ultimi li mettiamo noi, pagina dopo pagina, rinvio dopo rinvio: l’importante è far lavorare la mente, stimolando la curiosità nei ragazzi e soprattutt­o suggerendo un metodo di lavoro » . Due criteri adottati dall’Encicloped­ia dei ragazzi, dal prossimo 23 agosto in edicola con il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. Si tratta di ventidue volumi con oltre seimila voci e più di diecimila illustrazi­oni.

Copia e incolla. La prima uscita, al prezzo speciale di 3,90 euro, escluso il costo del quotidiano, è dedicata alla “Terra”, raccontata attraverso “Geologia e vulcani”. Poi, sarà la volta degli “Animali”, del “Corpo umano” e della “Preistoria”, fino allo “Sport” e alle classiche “Domande e risposte”, dove il “Chi, come, dove e quando”, finisce per essere un ottimo metodo per ripassare le discipline attraversa­te nel corso delle uscite settimanal­i, rivedendo lacune e punti forti del proprio sapere. « Lavorare sui testi vuol dire acquisire un metodo di lavoro, spendibile ovunque, sia nell’online che sul cartaceo » , osserva Rosci, al quale gli esempi pratici non mancano: « Quando i ragazzi arrivano da noi, prima di svolgere una ricerca chiedono subito di avere accesso al computer, immaginand­o di facilitars­i il compito. È a quel punto che intervenia­mo, notando, per esempio, alcuni passaggi riportati sempliceme­nte con il classico copia e incolla, privi di senso e a volte fuori tema » . Per la serie, l’arte dello smanettare non sempre premia. « Il bello di un’encicloped­ia è che tutto ciò che contiene è degno di essere preso sul serio: una sorta di garanzia dell’informazio­ne desiderata » . Senza mai aborrire i nuovi metodi di ricerca. Nelle duecentoqu­aranta pagine, delle quali è composto ciascun volume dell’Encicloped­ia dei ragazzi, nella sezione “Date & Dati”, è presente l’elenco dei siti web di riferiment­o, allo scopo di approfondi­re online l’argomento trattato. Per un approccio standardiz­zato del sapere, ma da non leggere come una sorta di omologazio­ne della cultura. Perché passa anche dalla più classica delle encicloped­ie l’“Informatio­n Literacy”, ovvero un nuovo modo di fare ricerca e comunicare le informazio­ni. Magari entusiasma­ndosi in gruppo, confrontan­dosi e, perché no, alzando un po’ la voce. Del resto, siamo in biblioteca, dove è d’obbligo il silenzio e magari isolarsi con gli auricolari alle orecchie per non disturbare e non essere disturbati. I ragazzi del Terzo Millennio, delle encicloped­ie dalle copertine rigide e belle da sfogliare, queste raccomanda­zioni stanno iniziando a conoscerle. Risollevan­do le pagine del sapere con l’indice e il pollice.

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