Corriere della Sera - Sette

Lasciate che i ragazzi inseguano i Pokémon. Ma non dal divano

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okémon Go ci insegna alcune cose interessan­ti sulle abitudini dei ragazzini. Anzi, di ragazzi e adulti, perché il gioco da smartphone ha catturato persone di ogni età: almeno 20 milioni nel mondo. Alla ricerca di mostriciat­toli, si entra nei giardini, si impara il nome di palazzi, monumenti e musei, si chiacchier­a con altri cacciatori e non solo virtualmen­te. Dunque, ci si guarda intorno e si socializza. Ma, soprattutt­o, ci si muove: un inglese ( padre di famiglia) per catturare i 142 Pokémon disponibil­i nel proprio Paese ha percorso 225 chilometri e dice di essere dimagrito 12 chili. È stato calcolato che giocando si cammina in media 33 minuti al giorno: proprio la quantità di moto consigliat­a dall’Oms per stare bene. E per trovare rarissimi Ditto o Articuno, o per far schiudere le uova dei mostri, bisogna compiere distanze notevoli, anche dieci km. Dunque, la caccia ha effetti positivi, sempre che si eviti di attraversa­re la strada con gli occhi sul cellulare. Ma questo, purtroppo, si fa sempre più spesso, non solo per colpa di Pokémon Go ( e quanti adulti mandano messaggini guidando!). Fermiamoci un attimo a ragionare. I ragazzi sono disposti a muoversi per ottenere inutili, virtuali mostriciat­toli. E se la ricompensa fosse maggiore? Per esempio, divertirsi parecchio, scoprire di avere un fisico capace di cose eccezional­i, conoscere gente

Pinteressa­nte, studiare materie nuove, viaggiare e magari guadagnare soldi e fama. È quanto si può avere facendo sport. Peccato che nel nostro Paese non siamo un granché attrezzati, né abituati a incoraggia­re i ragazzini in modo adatto a loro. Troppo spesso consideria­mo lo sport solo dal punto di vista “sudore e sacrificio”, dimentican­do del tutto l’aspetto divertimen­to. Che invece dovrebbe essere il primo a catturare l’attenzione dei più giovani. Educatori e genitori possono fare molto per rendere più attraente lo sport. Lasciare che i bambini giochino, incoraggia­rli a stare all’aria aperta, stimolarli con piccole ricompense, inventare attività divertenti, anche se non hanno la fantasia di chi ha inventato Pokémon Go. Diamoci da fare tutti e in fretta. Perché l’obesità avanza ( tra i sei e i dieci anni i bambini in sovrappeso sono circa il 24 per cento e gli obesi il 12) e l’immaginazi­one di chi crea nuove app è infinita: ci sono già programmi che imbroglian­o Pokémon con falsi gps, per evitare di camminare.

Il trucco della ricompensa. Sbrighiamo­ci a inventare qualcosa per far alzare i ragazzi dai divani. Pokémon Go ci ha dimostrato che uno stimolo divertente e il vecchio trucco della ricompensa funzionano alla grande. Altrimenti, tra pochi anni per i nostri figli saranno dolori. Fisici di sicuro, mentali ancora non sappiamo.

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