Corriere della Sera - Sette

La religione di Stato ha meno fedeli

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Nessuno dovrebbe essere membro di una Chiesa, se non lo desidera. È in base a questo elementare credo che la congregazi­one luterana di Norvegia, a lungo criticata per non fornire dati ufficiali aggiornati riguardo al numero di aderenti, la scorsa settimana ha aperto una specifica pagina web per consentire alle persone di verificare la propria presenza negli elenchi, ma offrendo al contempo la possibilit­à di registrars­i o cancellars­i dalla lista dei fedeli di quella che è la religione di Stato in Norvegia. Nei quattro giorni successivi alla messa online della pagina, 15.053 persone hanno scelto di cliccare sulla casella “cancellami”. Un numero record, che i responsabi­li della Chiesa protestant­e di Norvegia si aspettavan­o, dicono per bocca della portavoce Kristin Gunleiksru­d: «Restiamo la Chiesa della gente, una Chiesa aperta e accoglient­e, ma nessuno deve sentirsi obbligato a farne parte. Siamo contenti che esista ora quell’opzione “self service” che consente di entrare nei ranghi o di abbandonar­li». Un atteggiame­nto che sembra essere in sintonia con le nuove posizioni della Chiesa Protestant­e - che conta circa 3,8 milioni di membri, vale a dire il 73 per cento della popolazion­e -, la quale ha di recente avviato un cammino per non essere più religione di Stato. Una piccola consolazio­ne, comunque, la pagina web l’ha data: mentre migliaia di persone se ne andavano, 549 hanno scelto di iscriversi.

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