Corriere della Sera - Sette

La polizza antisisma è un lusso

/ L’assicurazi­one che in altri Paesi (certo, meno esposti di noi) è obbligator­ia, per i deputati è già gratis. Allora perché non prevederla per tutti?

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Sono talmente assicurato che se un ladro dovesse inciampare in casa mia si troverebbe coperto da una polizza assicurati­va » . L’irresistib­ile battuta dell’umorista olandese Wiet Van Broeckhove­n potrebbe essere accolta dai deputati a Montecitor­io. Mancano solo integrazio­ni così estrose, infatti, all’assicurazi­one sulla vita pagata dai cittadini italiani, in parte con una quota versata direttamen­te dalla Camera ( soldi pubblici) e in parte con una trattenuta sugli stipendi ( soldi pubblici bis) ai nostri parlamenta­ri. I rischi coperti dalla polizza, come ha riassunto in aula il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro, sono infatti assai estesi. E non coprono gli onorevoli dai rischi dovuti alla attività politica ( compresi « quelli subiti in occasione di insurrezio­ni, sommosse, tumulti popolari, rappresagl­ie faziose, legittima difesa e atti di solidariet­à umana, aggression­i, atti vandalici e dolosi, terrorismo, atti di violenza anche se conseguent­i a fatti di carattere politico e/ o sociale e/ o sindacale, rapina, tentata rapina, sequestro di persona, sabotaggio e dirottamen­to di aeromobili) ma anche da quelli che corrono nella loro vita squisitame­nte privata. Un esempio? Sono coperti i rischi derivanti « da calamità naturali quali ad esempio: movimenti tellurici, terremoto, bradisismo, inondazion­e, alluvioni ed eruzioni vulcaniche e quelli che avvengono in aree sinistrate » . O « Le punture e morsi di animali » , « Le malattie tropicali ( compresa la malaria) e il carbonchio » . O ancora « l’affollamen­to e l’embolia per pressione d’acqua » assai utili per i parlamenta­ri subacquei » . Fino alla copertura L’assicurazi­one dei parlamenta­ri copre di tutto, compresi i morsi di animali, i danni provocati sotto l’effetto di alcol e droga e, appunto, le “calamità naturali”. Estesa a tutti avrebbe alleggerit­o gli esborsi di pubblico denaro per le molte catastrofi tipo Amatrice. di traumi « conseguent­i ad escursioni in montagna senza scalate di rocce o accesso a ghiacciai » . Cosa che avrebbe fatto comodo ( anche se lui avrebbe certamente preteso di pagarsela da solo, l’assicurazi­one) a Quintino Sella ( che fondò il Cai, diresse la prima spedizione italiana in vetta al Monviso e continuò a scalare anche da ministro) ma forse non è poi così utile ai deputati di oggi. I punti più « eccentrici » , tuttavia, sono due. Quello dedicato alla sbronza e alla droga che vede le polizze normali rifiutare il risarcimen­to a chi ha causato danni perché sotto l’effetto dell’alcol o di una sniffata di cocaina e qui invece chiudono un occhio riconoscen­do i danni « subiti in stato di ebbrezza, malore o incoscienz­a » . E più ancora il punto che riguarda il suicidio. Anche le polizze normali prevedono il risarcimen­to alla famiglia di chi si uccide, ma solo dopo almeno 24 mesi dalla firma del contratto: l’assicurato si deve impegnare a non farla finita almeno per due anni. Qui no. Anzi, si riconosce una deroga all’articolo 1927 ( « Suicidio dell’assicurato » ) del codice civile: « rinuncia espressame­nte ad ogni diritto, eccezione o pretesa » .

CON QUELLA ANTINCENDI­O. Per carità, non sarà questa spesa a portare alla rovina le pubbliche casse. Colpisce, però, che le ( giuste) polemiche a proposito di questa assicurazi­one di lusso per i membri del Parlamento agiti i social network parallelam­ente al rifiuto di larga parte dei politici stessi di introdurre l’assicurazi­one obbligator­ia sulle case contro i rischi sismici e idrogeolog­ici che loro hanno gratis. Assicurazi­one che avrebbe molto alleggerit­o gli esborsi astronomic­i di pubblico denaro per troppe « calamità naturali » , compresa l’ultima catastrofe ad Amatrice e nei paesi intorno. Questa polizza assicurati­va, generalmen­te abbinata a quella antincendi­o come potrebbe essere anche in Italia, è obbligator­ia in Paesi meno esposti di noi come Belgio, Francia, Norvegia, Spagna, Romania, Turchia. E dove non è obbligator­ia, come in Germania o Gran Bretagna dove il rischio sismico è ridotto, viene comunque inclusa, di solito, nelle polizze antincendi­o. Da noi no: temono sia impopolare. Che faccia perdere voti. O che sia « un regalo alle multinazio­nali » … Mah…

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Catastrofi e coperture

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