«Avevo dato tutto, non ero il problema della Chiesa»
Così, nell'estate del 2012, sono
Le Ultime conversazioni tra Benedetto XVI e Peter Seewald
« In questo genere di cose si riceve un aiuto. Ma per me era anche chiaro che dovevo farlo e che quello era il momento giusto. E la gente l’ha accettato. Molti sono grati che adesso il nuovo papa abbia un nuovo stile. Altri magari mi rimpiangono un po’ ma intanto sono riconoscenti anche loro. Sanno che il mio momento era passato e avevo dato ciò che potevo dare » . Quando divenne definitiva la sua decisione? « Direi durante le ferie del 2012 » . In agosto? « Sì, più o meno » . Era depresso? « No, depresso no, ma non stavo molto bene. Il viaggio in Messico e a Cuba mi aveva affaticato molto. Anche il medicomi disse che non avrei più dovuto attraversare l’Atlantico. La Giornata mondiale della gioventù, che avrebbe dovuto aver luogo a Rio de Janeiro nel 2014, era stata anticipata di un anno per via dei mondiali di calcio. Perme era chiaro che avrei dovuto dimettermi in tempo perché il nuovo papa andasse a Rio. Così, dopo il viaggio in Messico e a Cuba la decisione è pian piano maturata. Altrimenti avrei cercato di resistere fino al 2014. Ma così invece sapevo che non ce l’avrei fatta » . Come si riesce a prendere una decisione di questa portata senza parlarne con qualcuno? « Con il buon Dio se ne parla in abbondanza » . Suo fratello ne fu messo al corrente? « Sì, anche se non subito » . Fino a poco prima di renderla nota ne erano al corrente solo quattro persone. C’era un motivo? « Sì, naturalmente. Nel momento in cui la gente l’avesse saputo, il mio incarico avrebbe perso valore, perché sarebbe decaduta l’autorità, mentre era importante che potessi svolgerlo realmente e compiere pienamente il mio servizio » . Aveva paura che qualcuno potesse dissuaderla dal compiere questo passo? « No. ( Ride divertito.) Voglio dire, è successo, ma paura non ne avevo perché dentro dime ero certo di doverlo fare, e quando è così, uno non lo si può dissuadere » . Quando e da chi fu scritto il testo con cui annunciava le sue dimissioni? « L’ho scritto io. Non posso dire con precisione quando, ma al massimo due settimane prima » . Perché in latino? « Perché una cosa così importante si fa in latino. Inoltre il latino è una lingua che conosco così bene da poter scrivere in modo decoroso. Avrei potuto scriverlo anche in italiano, naturalmente, ma c’era il pericolo che facessi qualche errore » . […] Aveva la sensazione che il suo pontificato si era in qualche modo esaurito, che non procedeva come TESTAMENTO SPIRITUALE