Una mostra nella sua città. Presentati gli orologi e i progetti per realizzarli. Dal 10
Aveva grosse mani da fabbro ma dicevano avesse la testa di Archimede l’inventore. Era un uomo semplice, Janello Torriani, nato nella città di Cremona ( che adesso gli dedica una mostra) in un giorno che non si sa, si suppone nel 1500, probabilmente segnato dalle stelle. Si racconta, infatti, che al momento del parto un fulmine squarciò il cielo andando a scaricarsi sull’orologio del Torrazzo. I biografi più romantici ci videro un nesso con la stratosferica carriera di Jannello come costruttore di bellissimi e complicatissimi orologi ( nella foto, orologio astronomico a edicola, 1567, bronzo dorato e bronzo argentato). La sua genialità, che lo fece paragonare a Leonardo da Vinci, gli fece guadagnare la fiducia di potenti committenti. E da Cremona, la fama del giovane inventore arrivò fino in Spagna. Re Carlo V, e suo figlio Filippo II ne furono tanto affascinati che lo chiamarono a corte, sfidandolo a costru- ire un orologio ancora più complesso dell’Astrario di Giovanni Dondi, ritenuto ai tempi insuperabile. Torriani si chiuse nella sua bottega a progettare il Microcosmo, un orologio planetario dotato di circa 1800 componenti meccaniche. Le delicate fasi dell’impresa, che richiese vent’anni per la progettazione e tre per la messa in opera, sono documentate in una preziosa mostra curata da Cristiano Zanetti e Cinzia Galli. Janello Torriani. Genio del Rinascimento Dal 10 settembre al 29 gennaio - Museo del Violino - Cremona - mostratorriani.it