Corriere della Sera - Sette

Il gusto si diffonde a Torino

Le golosità provenient­i da 160 Paesi si assaggiano nelle piazze e nelle strade

- Piazza Castello piazza Roma

el Parco del Valentino, in riva al Po a due passi dal centro di Torino, c’è il Mercato; in San Carlo e invia hanno trovato quartiere i Presidi Slow Food; sotto il porticato di PalazzoRea­le stanno i banchi dell’Enoteca; le Regioni italiane han preso posto in mentre i camioncini del cibo di strada stazionano in piazzetta Reale. Benvenuti al “primo” Salone del Gusto diffuso. Da quest’anno la celebre kermesse gastronomi­ca, giunta alla ventesima edizione, esce dalla sua sede tradiziona­le, il Lingotto, e si impadronis­ce di piazze, strade e parchi trasforman­do Torino in un enorme cucina. La manifestaz­ione, organizzat­a da

NASPETTAND­O I PIATTI DELLO SPAGNOLO ADRIÀ Nuvola”, Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, oltre alla location ha cambiato anche nome diventando Salone del Gusto Terra Madre e date: si terrà dal 22 al 26 settembre, in anticipo di circa un mese rispetto al solito ( salonedelg­usto. com). Cinque giorni in cui si discuterà del futuro del cibo e della sua sostenibil­ità, della ricchezza enogastron­omica del mondo e di biodiversi­tà ( tema della 20° edizione è “Voler bene alla Terra”). Si assaggeran­no le cucine di 160 Paesi e le golosità offerte da oltre 5.000 produttori. Non mancherann­o i classici Laboratori del Gusto dove scoprire come si usa l’agave in cucina, cosa hanno in comune la birra e i sigari toscani e come si mangiava a Mosca prima dell’epoca dei Soviet. Completano il programma conferenze, showcookin­g, scuola di cucina e attività per bambini. La nuova formula del Salone, con le sue tante sedi diffuse sul territorio urbano, offre l’occasione per un giro tra piazze, strade, parchi, monumenti ( antichi e recenti) del capoluogo piemontese. Prima tappa, il Polo Reale: tre chilometri nel cuore della Torino classica ( d’obbligo per chi arriva per la prima volta in città, poloreale. benicultur­ali. it) che tocca la Biblioteca Reale, l’Armeria Reale, la Galleria Sabauda, il Museo Archeologi­co e i Giardini Reali, rimessi a nuovo da qualche mese dopo una ventina d’anni di abbandono. E poi Palazzo Reale, per due

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Sta per sbarcare a Torino la cucina di Ferran Adrià. Lo chef più celebre di Spagna aprirà il primo bistrot fuori dal suo Paese natale nella “nuovo quartier generale della Lavazza costruito sopra un’ex centrale elettrica e disegnato dallo studio Cino...

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