Una frangetta contro il Pavone
Continua la guerra dei nervi a distanza fra Massimo D’Alema e il nostro premier Matteo Renzi. Il primo ha lasciato la sua panchina ai giardinetti per vivere una livorosa ma per lui galvanizzante seconda giovinezza e gira l’Italia a fare campagna per il No al referendum. Il secondo gira anche lui il mondo come una trottola forse per dimenticare. In Cina, a margine del G20, ha avuto anche un piccolo momento di gloria dopo un’apparizione alla tv cinese Cctv. La frangetta ribelle sulla fronte che non voleva star ferma e si avvoltolava come un trucioletto e le sue faccette e smorfiette alla Crozza hanno colpito la fantasia del popolo e il tutto è diventato subito virale sul web. Ma altri leader si distinguono nel mondo, la direttrice generale del Fmi Christine Lagarde per la sua continua inesauribile eleganza che ha ridato vita a un oggetto desueto come il foulard e il premier canadese Justin Trudeau per la sua prestante ed energica presenza fisica. Lui non si accontenta di correre come fanno o tentano di fare i leader obsoleti alla Sarkozy o alla Renzi, ormai da rottamare sul fronte del benessere, lui fa ben di più. Famoso per le sue performance yoga e per la sua asana di riferimento, mayurasana, il Pavone – interdetta ai più per la sua difficoltà, ma che lui disinvoltamente pratica sulle scrivanie come uno yogi 2.0 – ora si lancia anche nel Thai Chi. Galeotto è stato sempre il G20, durante il quale Justin si è esibito con un gruppo di praticanti, a Shanghai. ha appena battuto al quinto set il mitico Rafael Nadal, 22 anni contro 30, Francia contro Spagna.