Chiusa la scuola coranica clandestina
/ Ospitava bambini tra i 3 e i 6 anni e diceva di applicare il metodo Montessori
Il metodo Montessori applicato allo studio del Corano? Finora non s’era mai visto. Ma a introdurre la pedagogia basata sulla libertà di scelta del bambino in un centro di insegnamento religioso è stata, stando alla presentazione pubblicata sul suo sito, una scuola di Evry, nella regione dell’Île-deFrance. Non sapremo però mai se l’insolito abbinamento tra due impostazioni educative così distanti abbia funzionato oppure no, perché la scorsa settimana il sindaco e la prefettura di Evry hanno chiuso l’istituto: illegale, hanno detto, anzi clandestino, perché non aveva mai dichiarato alle autorità di essere un centro di insegnamento coranico. Sindaco e prefetto hanno poi specificato in un comunicato che sono state registrate “numerose mancanze le quali hanno portato a ritenere che la salute fisica e mentale dei bambini, di età compresa tra i 3 e i 6 anni, potesse essere minacciata o compromessa”. In sostanza, la scuola non aveva la necessaria autorizzazione per operare ed era ospitata in locali non a norma, in un palazzo fatiscente. «Una scuola coranica che si nasconde, nasconde qualcosa», ha detto il sindaco Francis Chouat. Non bastasse, il primo cittadino ha fatto sapere di nutrire analoghi dubbi su un altro paio di centri simili che operano nel territorio di Evry e di es- sere intenzionato ad approfondire la posizione di entrambi. Da ex sindaco della cittadina, anche Manuel Valls ( foto) ha commentato alla tv RTL con parole dure: «Quanto accaduto a Evry la dice lunga su quello che sta succedendo in tutto il nostro Paese e sul fenomeno della radicalizzazione. La grande maggioranza dei nostri concittadini di fede musulmana condivide l’idea di un islam francese, ma c’è una piccola minoranza che la pensa diversamente e vorrebbe imporre a tutti la sua visione delle cose. È questa minoranza che dobbiamo combattere». E infatti solo due giorni prima anche a Villiers-sur-Marne la polizia è intervenuta per chiudere un’altra scuola coranica clandestina affiliata alla moschea di Al-Islah, nota per essere stata frequentata da dozzine di persone condannate lo scorso aprile per aver partecipato alla guerra jihadista in Siria.