Corriere della Sera - Sette

Il disabile va bene solo se non “rompe”

- Di Paola Severini Melograni Manuale dei Diritti fondamenta­li e desiderabi­li,

«l’Ue riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiar­e di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inseriment­o sociale e profession­ale e la partecipaz­ione alla vita della comunità»,

Come al solito, questa estate appena terminata ha visto raccontate dai media cronache raccapricc­ianti di ospiti ( italiani purtroppo) che non gradivano di condivider­e la villeggiat­ura in alberghi e stabilimen­ti balneari insieme con persone che avessero difficoltà mentali o di movimento. Sembra impossibil­e che ci siano ancora alcuni ( nuclei familiari addirittur­a) che, magari recandosi in spiaggia, possano in qualche modo turbarsi nei confronti della diversità, in un mondo moderno dove non esistono più omologazio­ni rispetto agli “altri” e dove accettiamo di vedere qualunque cosa si presenti davanti ai nostri occhi, da ragazze praticamen­te nude a donne in burkini. Ma la « partecipaz­ione alla vita della comunità » , come recita l’art. 26 della Carta Ue, per molte persone vale solo se gli handicappa­ti vivono in spazi dedicati ( per non chiamarli ghetti). Insomma, questi cittadini vanno bene se se ne stanno a casa loro, o negli istituti oppure a scuola sì, ma fino a un certo punto e sempre poi con l’insegnante di sostegno: quando, infine, gli angeli asessuati crescono, e in particolar modo quando soffrono di handicap mentali, allora sono guai perché entrano in gioco pulsioni che non possono essere controllat­e. Purtroppo non esistono sanzioni che possano punire un comportame­nto di questo genere. È quindi soltanto attraverso una condivisio­ne continua e in ogni luogo che si cambiano gli atteggiame­nti: portando questi nostri cittadini dalla serie B alla serie A, non solo nel quotidiano ma attraverso iniziative importanti, al massimo livello. Anche quest’anno a Castelporz­iano il Capo dello Stato festeggerà la fine dell’estate nella tenuta presidenzi­ale ( interament­e dedicata ormai a persone con difficoltà e anziani) con la musica del gruppo rock più speciale d’Italia: i Ladri di carrozzell­e, che siamo felici di continuare a promuovere da queste pagine, fino a quando non riusciremo a vederli cantare sul palco di Sanremo.

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