Chi ha cacciato il regista de
Piaceri&Saperi / Michael Cimino era stato “punito” per il flop del suo fuori dal giro di Hollywood. Ma era stata colpa sua?
Tra quello che l’estate si è portata via c’è anche la speranza che Michael Cimino potesse tornare a dirigere un film: se ne è andato il 2 luglio, all’età di 77 anni, lasciando tanti dubbi sulle sue « trasformazioni » fisiche ( gli amici hanno smentito, ma è indubbio che negli ultimi anni i suoi lineamenti si fossero molto femminilizzati. Perché, non si sa) e molti rimpianti su una carriera che si era trasformata, dopo I cancelli del cielo, in una specie di via crucis autodistruttiva. Anche se la sua ultima regia, Verso il sole ( ormai di vent’anni fa), aveva più di un elemento interessante. Ma ormai era stato marchiato a fuoco come l’uomo che aveva fatto fallire la United Artists, la casa di distribuzione fondata da Chaplin e Griffith, da Douglas Fairbanks e Mary Pickford, e dopo quel disastro non si era più rimesso. È stato un giusto « castigo » o dietro quel tragico tonfo al botteghino ( il film era costato 44 milioni di dollari e ne incassò nei cinema americani solo un milione e mezzo) è stato nascosto qualcos’altro, facendo pagare a Cimino anche colpe non sue? Intanto, l’uscita proprio in questi giorni della copia approvata dal regista ( lunga 216 minuti, dopo che ai tempi delle prime proiezioni nel 1980 era stata accorciata a 149 minuti sperando d’ingraziarsi non tanto il pubblico quanto la stampa americana che l’aveva definito « un disastro inqualificabile » ) , copia rieditata splendidamente dalla Cineteca di Bologna per la nuova stagione del “Cinema ritrovato al cinema”, questa nuova uscita – dicevo – permetterà a un pubblico che non l’aveva mai visto su gran- de schermo di confrontarsi con un film indubbiamente fuori dalle norme. E apprezzare quegli squarci lirici ( « Alla John Ford » , è stato scritto) che trascinano lo spettatore dentro il mondo epico del West, nel Wyoming di fine Ottocento, quando i grandi allevatori di bestiame volevano cancellare i poveri contadini immigrati dall’Est Europa per non dover ridurre i loro pascoli. Ma per capire il « caso Cimino » forse bisogna tener pre- Sopra e in alto, due scene de
per la regia di Michael Cimino.