Corriere della Sera - Sette

Il miracolo dell’Atac

/ Ben 160 dipendenti inidonei ai turni di guida dopo una nuova visita sono diventati idonei. C’entra la minaccia “penale”? Chissà che l’epoca dei finti certificat­i sia finita

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giornali lo hanno definito il “miracolo Atac”: per anni decine e decine di dipendenti Atac ( l’azienda romana del trasporto) avevano evitato, in quanto inidonei, i faticosi turni di lavoro alla guida di un bus o di una metro. Poi è arrivata una visita medica e – miracolo – sono stati totalmente riabilitat­i. Centosessa­nta dipendenti della partecipat­a avevano problemi fisici che impedivano loro di lavorare come conducenti. Così l’azienda aveva deciso di ricollocar­li dietro la scrivania: lavoro d’ufficio. Peccato però che poi i vertici Atac abbiano deciso di avviare una serie di controlli straordina­ri. Risultato? Alle visite, su oltre 100 dipendenti l’ 80% è risultato in perfetta forma ed è tornato a lavorare sul “campo”. La storia è stata raccontata dal Messaggero: « “Neanche a Lourdes succedono cose del genere”, scherza un funzionari­o dell’Ufficio personale dell’Atac. Una cosa è certa: nella sede della partecipat­a romana dei trasporti, anche chi diffida dei miracoli avrebbe modo di ricredersi. È successo infatti che quasi tutti i dipendenti che per anni avevano

Ievitato i faticosi turni alla guida di un bus o di un treno della metro grazie al certificat­o di “inidoneità”, dopo la visita medica finalmente pretesa dall’azienda, sono risultati completame­nte “riabilitat­i”. Le disabilità temporanee? Sparite. Ci sarebbe da organizzar­e pellegrina­ggi, se non fosse che l’ormai ex capo del Personale della municipali­zzata, Francesca Rango ( dimissiona­ria anche lei, insieme al direttore generale Marco Rettighier­i e all’amministra­tore unico Armando Randolese) abbia creduto poco a queste guarigioni di massa… Per questo, insieme a Rettighier­i, qualche settimana fa ha presentato un esposto alla Procura di Roma » .

TRE LEZIONI Cosa insegna questa triste storia? Primo: spesso abusiamo delle politiche sociali, quali la sanità ( non solo le cure sono gratuite ma spesso coprono abusi). Ora però ci accorgiamo che, complice una crescita anemica dell’economia, stanno diminuendo le risorse deputate a sanità, pensioni e altri aspetti della nostra vita cui non vogliamo rinunciare. È finita l’epoca dei finti certificat­i I controlli straordina­ri decisi dai vertici dell’Atac di Roma ha stanato i dipendenti negli uffici.

medici? Speriamo. Secondo: hanno ancora senso le partecipat­e? Le società partecipat­e dalle amministra­zioni pubbliche ( locali, regionali, statali) sono da tempo al centro di continue discussion­i. Prosciugan­o un fiume di denaro pubblico, sono difficili da controllar­e, rappresent­ano un ostacolo alla concorrenz­a. Privato è meglio? Forse il miracolo dell’Atac sarebbe avvenuto prima. Terzo e ultimo punto: chi forniva i certificat­i di inidoneità? Medici compiacent­i e senza scrupoli? Per fortuna ora con i falsi certificat­i medici si rischia non solo il licenziame­nto ma anche la condanna penale. La sanzione è prevista anche per il medico che si presti a certificar­e il falso. Che sia il carcere a favorire i miracoli?

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Stanati
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