Corriere della Sera - Sette

Canto con gli amici la musica di Buenos Aires

/ Abbiamo chiesto a JAVIER ZANETTI di raccontare i 10 brani musicali che hanno segnato la sua vita

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entrocampi­sta argentino con bisnonno di origini friulane, Javier Zanetti ( 1973) è oggi dirigente sportivo e vicepresid­ente dell’Inter. Leggenda del calcio mondiale, con umili origini e fisico gracile, grazie alla sua tenacia e alla grinta, fornisce un esempio di dignità e di fair play ( « Un hombre vertical, dicono in Sudamerica, un uomo tutto di un pezzo, con la schiena dritta, fiero e onesto » ) . Chiamato el tractor sul campo per l’abilità con cui palla al piede compie la sua discesa longitudin­ale. Straniero con le maggiori presenze in Serie A ( 615) ha vinto 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Coppa Uefa, 1 Champions League e 1 ClubWorld Cup. Finisce capitano dell’Inter nell’ultima stagione giocata 2013- 2014, dopo il traguardo del triplete, apoteosi finale firmata insieme a Mourinho. Nonostante il ruolo difensivo, mai alcuna protesta o gesto eclatante, pochissimi cartellini gialli e rossi ( « Ricordo un tempo in cui i capitani parlavano all’arbitro con le mani dietro la schiena » ) . Impegnato socialment­e con la sua Fondaciòn Pupi, si occupa di bambini disagiati in Italia e a Buenos Aires.

CMi piace la musica argentina e quella italiana. Canto spesso perché mi mette allegria, soprattutt­o le canzoni dei cantanti interisti. Per la festa a sorpresa dei miei quaranta anni sul lago di Como, mia moglie Paula mi ha dedicato la canzone di Axel, portando il cantante direttamen­te da Buenos Aires su un battello dove abbiamo cantato tutta la notte con i miei amici di sempre. “Te voy amar, Paula, seguro”.

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