Micaela De Medici
L’estinzione. Ecco le proposte dei ricercatori dell’Università di Milano
uando si parla di animali in via di estinzione, d’istinto il pensiero va ai gorilla, ai leopardi delle nevi. O agli elefanti africani o di Sumatra, cacciati dai bracconieri per le loro zanne o minacciati dalla deforestazione. Insomma, a specie per lo più lontane dal nostro quotidiano, in pericolo a causa della dissennata avidità dell’uomo. Nessuno pensa a una mucca. O a un maiale. Eppure, l’alterazione degli ecosistemi è un dato che ci tocca molto più da vicino di quanto siamo abituati a credere. E la salvaguardia delle razze locali è un tema di così grande rilievo da essere oggetto di attenzione da parte della Fao ( Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), che ha pubblicato nel 2015 il secondo Rapporto sullo stato delle risorse genetiche animali del mondo per l’alimentazione e l’agricoltura: secondo quest’analisi, condotta su 129 Paesi, circa il 17% ( 1.458) delle razze di animali domestici è a rischio di estinzione, mentre sullo stato di rischio di molte altre ( 58%) semplicemente non si sa molto a causa della mancanza di dati sulla loro struttura demografica e genetica. Tra il 2000 e il 2014, inoltre, si sono estinte quasi cento razze di bestiame. L’Europa, in-
Qcluso il Caucaso, registra in termini assoluti il maggior numero di razze a rischio. È quindi evidente l’importanza della salvaguardia e dell’uso sostenibile delle risorse genetiche animali d’interesse zootecnico ( bovini, suini, equini, ovicaprini), un problema del quale si occupa il Dipartimento di medicina veterinaria ( Dimevet) dell’Università degli Studi di Milano.
Frisona produttiva. « Le attività umane hanno alterato gli ecosistemi e provocano una continua perdita della biodiversità. Oggi esiste una disciplina che si occupa proprio di questo, la biologia della conservazione. Meno si sa sulla biodiversità agraria, su piante coltivate e animali allevati per produrre cibo, minacciati da qualche
Tra il 2000 e il 2014 si sono estinte quasi cento razze di bestiame. L’Europa, incluso il Caucaso, ha il maggior numero di specie a rischio