Mindfulness, con la consapevolezza anche i fastidi muscolari calano
Avete provato la mindfulness? Se ne parla così tanto, negli ultimi anni, che almeno un’infarinatura l’abbiamo tutti. Non che sia facile arrivare a risultati soddisfacenti, ma non è neppure impossibile praticare qualche esercizio. Esistono diversi metodi per avvicinarsi a qualcosa di molto semplice e nello stesso tempo lontanissimo dalla nostra mente razionale e stressata: la consapevolezza. Di che cosa? Di nulla. Di essere, stare nel preciso momento presente. Lasciarsi esistere serenamente. Senza pensare, né giudicare. Probabilmente è qualcosa di molto simile a quanto provano gli animali, dotati di un potente istinto e di zero pensiero, strumento che ci fa raggiungere mete sublimi ma anche affogare in domande senza risposta e ansie senza fine. Bene, che cosa c’entra tutto questo con i dolori? Dunque, per avvicinarsi alla mindfulness e fermare i rimuginii mentali, molti esercizi passano per il corpo. Insegnano a percepire il respiro, le tensioni, ciò che si prova in una gamba, in una mano o nella schiena, in totale assenza di pensiero e di giudizio e, con un po’ di pratica, a mettere in collegamento le sensazioni con le emozioni. Insomma, si arriva a una consapevolezza sempre migliore di quel che succede nel corpo. Che non significa “concentrarsi” sul mal di schiena o “pensare” alle tensioni della spalla, ma sentire tutto questo. Come sordi che pian piano riacquistano l’udito, possiamo percepire che cos’è, da dove viene o che cosa provoca una rigidità. Possiamo utilizzare questa sorta di “consapevolezza corporea” per eseguire al meglio un esercizio di stretching, che ha tanto più senso quanto più precisamente allunga un certo gruppo muscolare e ne rilassa un altro, oppure per riferire con maggiore precisione i nostri problemi al medico o ancora accorciare la strada di una riabilitazione in seguito a un trauma o quando si subisce un intervento chirurgico.
Anche per i più materialisti. Lo yoga, ormai è dimostrato, ha un’eccezionale efficacia per la nostra salute. E anche chi non vuol sentir parlare di energie e respiri cosmici, anche il più materialista di noi, deve ammettere almeno una cosa: è una disciplina che richiede una grandissima consapevolezza di tutto quanto accade nel corpo mentre si eseguono le posizioni. Ecco, è con questo spirito che potete avviarvi sulla via della mindfulness: strada facendo, praticando gli esercizi consigliati da un esperto ma anche da un libro, diventerà più facile combattere e prevenire i vostri dolori, percepire le tensioni, collegare un blocco a un’emozione. Se poi arriverete all’illuminazione, il mal di schiena sarà probabilmente l’ultimo dei vostri problemi. Dopotutto perché non provare?