Vince il mondo dei sentimenti primordiali
GameofThrones (in Italia IlTronodiSpade) è la serie più premiata nella storia degli Oscar della tv americana. Ecco tutti i suoi meriti
La saga epica Game of Thrones ( nota in Italia col titolo Il Trono di Spade) è la serie più premiata nella storia dei premi Emmy, gli Oscar alla tv americana da poco consegnati a Los Angeles. Alla 68esima edizione dei premi, ben dodici Emmy sono andati alla serie ( per il secondo anno consecutivo), che conferma così il suo impressionate potere e dominio. La saga tratta dai romanzi di George R. R. Martin ha vinto tra l’altro come miglior serie drammatica, migliore regia, migliore sceneggiatura e migliori effetti speciali. I draghi, le battaglie epiche, la magia e la fantasia di Game of Thrones non solo hanno consentito alla serie di uguagliare il record di statuette conquistato lo scorso anno, dodici appunto, ma le sono serviti per superare la leggendaria Frasier con un totale di 38 statuette. I premi valgono qualcosa? Quando seguiamo quelli italiani, a cominciare dai David di Donatello ( per non parlare di quelli letterari), qualche dubbio sorge. Quando parliamo degli Oscar e degli Emmy il discorso si fa più complesso, perché negli Stati Uniti la professionalità è un valore acquisito e, in quanto tale, degno di essere gratificato. In un momento in cui, specie in Italia, le serie americane vengono messe sotto accusa (“basta con le serie intelligenti, restituiamo alla televisione la sua sciocchezza”, “le vere serie sono le sitcom”), Game of Thrones continua a generare una vasta letteratura critica che non si vergogna di considerare le serie come un banco di prova di teoria dell’interpretazione. Le abbiamo conosciute in ritardo, ma ora siamo i primi, dopo averle esaltate, a svilirle. La grande saga - prodotta da HBO, scritta da David Benioff e D. B. Weiss, tratta dai romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin - appartiene al genere fantasy e ci introduce in un mondo misterioso, oscuro, terrificante dove nobili, cavalieri, dame e nani lottano per la conquista dell’agognato Trono di Spade. Siamo in una terra scontornata, fuori da ogni contesto geografico, dove “le estati possono durare decenni e gli inverni un’intera vita”. Dietro la finzione del fantasy è come se i sentimenti si depurassero per tornare La saga Game è tratta dai romanzi di George R. R. Martin. a una loro scaturigine, come se l’amore, l’odio, la lealtà, l’onore, il disonore avessero da poco abbandonato l’istinto. Come se gli umani dovessero ancora imparare ad amarsi faccia a faccia.
AMBIZIONE E LEALTÀ- Games of Thrones è un grandioso racconto sul potere, capace di costruire un mondo complesso, ambiguo ma, nello stesso tempo, coerente, in cui tutti i sentimenti e i valori sono così estremi perché primordiali, non ancora intaccati dalla “civiltà”: il desiderio e l’odio, l’attrazione e l’ambizione, la lealtà e il tradimento, la giustizia e la vendetta. Personalmente sono molto contento che la serie abbia vinto 38 Emmy.