Pantere grigie in pista

/ I Giochi della Terza Età dimostrano che anche a 80 anni si può fare sport

Non hanno la stessa visibilità dei campioni delle Olimpiadi di Rio, né attirano la solidarietà e la simpatia dell’opinione pubblica come gli atleti con “handicap” che hanno animato le Paralimpiadi, ma in America gli anziani che parteciano ai National Senior Games prendono ugualmente molto sul serio il loro impegno atletico. Agli ultimi Giochi della terza età, l’anno scorso a Minneapolis, scesero in campo quasi diecimila anziani - tutti ultracinquantenni, ma anche molti “over 80” - che si sfidarono in 19 sport, soprattutto nuoto, ciclismo, corsa e tennis. Ma ci sono anche le squadre di basket delle “pantere grigie”, maschili e femminili. E c’è anche chi si appassiona a sport meno decoubertiniani: come il lancio del ferro di cavallo. Prossimo appuntamento nel giugno 2017 a Birmingham, in Alabama. Ma, intanto, gare per anziani si tengono continuamente in ben 49 Stati dell’Unione (manca solo il North Dakota, che si sta organizzando) come i Masters di nuoto durante i quali ci sono competizioni riservate a varie categorie: ad esempio quella per gli atleti di età compresa tra gli 80 e gli 84 anni. Il New York Times ha raccontato di recente la storia di David Gladfelter, 80 anni suonati, un avvocato del New Jersey che non si rassegna a mollare il suo ufficio e non molla nemmeno la piscina: 80 vasche ogni volta che si immerge, due o tre volte alla settimana. È una delle tante: l’associazione degi atleti anziani stima che siano 200 mila i cittadini di età avanzata che si allenano e gareggiano. Sono i controrivoluzionari di un Paese affetto da un’epidemia di obesità in una nazione che ha pressoché abolito i marciapiedi e che si sposta da casa al lavoro, a scuola, al supermercato sempre su 4 ruote.