Memorie di Cameron
/ Per la sua autobiografia incasserà un terzo di quanto guadagnò Tony Blair
In fondo, la memoria dei tempi andati è ancora fresca, ha lasciato Downing Street solo pochi mesi fa. Perché non buttarsi subito nell’impresa di mettere nero su bianco i sei anni da Primo ministro? Deve essere stato più o meno questo il pensiero che ha guidato la decisione di David Cameron di pubblicare un’autobiografia, notizia già trapelata lo scorso luglio, ora confermata e arricchita di dettagli. Si tratterà, si legge sul Times, di un libro basato sulla trascrizione delle conversazioni intrattenute con l’amico giornalista, scrittore ed ex consigliere dei conservatori Daniel Finkelstein. Cinquantatré ore di pensieri e opinioni espressi durante i pranzi che i due consumavano insieme quasi una volta a settimana oppure durante i frequenti incontri serali nell’appartamento di Cameron a Downing Street, sempre comunque a tu per tu, senza altri testimoni. I discorsi - registrati su MiniDisc, una tecnologia scelta perché datata e presumibilmente al riparo da possibili hackeraggi - riguardano la politica interna e quella internazionale, le azioni del governo e i giudizi sui leader di altri Paesi, in cui Cameron, pressato dall’amico che vuole che nulla vada dimenticato, entra fin nei più minuti dettagli delle diverse situazioni vissute da Primo ministro. L’idea di un libro così concepito, fin da subito, è di Finkelstein, ma non è originale. Riprende i Clinton Tapes, volume di memorie scritto dall’ex presidente statunitense sulla base di interviste e chiacchiere registrate con lo storico Taylor Branch. Una breve sinopsi dell’opera che Cameron si appresta a scrivere nei prossimi mesi è a disposizione degli editori, invitati a fare un’offerta per la pubblicazione. Secondo un’indiscrezione pubblicata dallo stesso Times, il compenso che l’ex inquilino di Downing Street dovrebbe ricevere è di un milione e mezzo di sterline, cifra di tutto rispetto, ma nettamente inferiore ai quattro milioni e 600 mila ottenuti da Tony Blair per il suo A Journey e ai tre milioni e mezzo percepiti da Margareth Thatcher.