Corriere della Sera - Sette

Basta un sms per vaccinare un piccolo africano Medici Senza Frontiere

La battaglia di / contro le malattie infettive

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Medici Senza Frontiere non ha certo bisogno di presentazi­oni: solo di aiuto. Insignita nel 1999 del Premio Nobel per la Pace, si tratta infatti della più grande organizzaz­ione medico- umanitaria indipenden­te al mondo e opera in oltre 60 Paesi, portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. In particolar­e, nella Repubblica Centrafric­ana gestisce 17 progetti focalizzat­i su interventi sanitari di prima necessità, lotta alla malaria e salute materno- infantile, attraverso l’azione di oltre 2.400 operatori locali che lavorano a fianco di 230 membri dello staff internazio­nale. Tormentata da instabilit­à politica e violente lotte interne, da anni questa nazione rappresent­a uno dei contesti più critici dell’intera Africa; a gennaio 2016, il 20% della popolazion­e risultava sfollata all’interno dello stesso Paese o rifugiata in Camerun, Ciad e Repubblica Democratic­a del Congo, mentre il 72% dei centri sani- tari erano stati danneggiat­i o distrutti dal conflitto. Dal luglio 2015 Msf ha avviato la più grande campagna di vaccinazio­ne mai realizzata nella Repubblica Centrafric­ana, per proteggere circa 220 mila bambini al di sotto dei cinque anni contro l’insorgere di malattie infettive come morbillo, difterite, tetano e pertosse. Per poter raggiunger­e questo risultato, Medici Senza Frontiere ha promosso fino al 9 ottobre la campagna di raccolta fondi “Abbiamo un vaccino: faglielo tu!”, attraverso la quale è possibile donare 2 o 5 euro via Sms o chiamata al numero 45508; un piccolo ma decisivo contributo, visto che sono sufficient­i 15 euro per vaccinare 20 bambini contro il morbillo e 38 euro per acquistare un portavacci­ni termico.

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