Lavorare in piedi è tutta un’altra cosa
Piaceri&Saperi / Rimanere attaccati alla sedia per troppe ore è dannoso. Serve cambiare posizione ogni mezz’ora e camminare
denza a ingrassare. « Le scrivanie sit- stand aiutano ad aumentare la spesa energetica senza accorgercene: basterebbe camminare fino alla toilette più lontana dalla propria stanza o salire le scale per arrivare al lavoro per raggiungere un consumo extra di calorie che un giorno dopo l’altro può bastare a controllare il peso – dice Barone Gibbs –. Stare in piedi non è come fare attività fisica, ma è comunque vantaggioso: può anche diminuire la glicemia e il dolore articolare » . Le scrivanie sit- stand si stanno diffondendo sempre più e in Scandinavia, per esempio, sono ormai la maggioran- za; spesso basta premere un pulsante per cambiare la posizione ed è facilissimo usarle. E i motivi per introdurle in più uffici possibile sono parecchi.
La sedentarietà è una piaga diffusissima, si stima che la maggioranza trascorra seduta dal 60 al 70 per cento della giornata. E secondo una ricerca uscita sull’European journal of cardiovascular prevention, chi è sedentario non vede migliorare i propri indici di salute neppure facendo esercizio, a prescindere dalla quantità di allenamento: ha più “peso” quanto si sta seduti che il tempo trascorso praticando sport.
Limitare le ore passate seduti al computer, guidando o guardando la tv è perciò essenziale tanto quanto incrementare l’attività fisica: se si fa movimento solo in occasioni specifiche, ma poi si poltrisce, non si ottengono benefici sufficienti.
Alzarsi e muoversi ogni mezz’ora, fare qualche esercizio di fronte alla scrivania, trascorrere le pause caffè fuori anziché al computer, monitorare la propria reale attività munendosi di un contapassi sono tutti metodi efficaci per non passare seduti otto o più ore al giorno.
Stare in piedi mentre si lavora è una soluzione alternativa per ridurre la sedentarietà, semplice ma positiva perché così, per esempio, si stimolano di più l’apparato