IL TERRORE DI QUELLE GIALLE LAMELLE NEL DECALOGO DEL CERCATOR CORTESE
Ogni anno, vuoi anche per i lunghi periodi di siccità, la raccolta dei funghi diventa sempre più difficile. Per questo è quanto mai utile aver ben chiare le regole chiave. Ecco il decalogo di Richard Mabey (nel tondo), noto botanico inglese. Tra le molte migliaia di specie di macromiceti (o funghi comuni di bosco) solo una piccolissima percentuale è velenosa. Raccogliete solo gli esemplari di cui siete sicuri che siano commestibili. Non prendete funghi che non abbiano le perfette caratteristiche distintive, cioè né troppo vecchi né tanto giovani. Evitate di raccogliere nei giorni umidi, i funghi assorbono troppa acqua. Non tagliare i funghi col coltello né strapparli da terra. Per identificare un fungo avete bisogno dell’intero gambo e di ogni eventuale velo o “volva”. Mettete il vostro bottino in un cestino aperto e aereato: nei sacchetti di plastica o nelle tasche e negli zaini, i funghi rischiano d’andare a male prima. Ricontrollateli tutti e scartate quelli di cui non siete sicuri. Anche solo a rimuginare sull’ipotesi di aver mangiato un fungo velenoso, viene la gastrite! Tagliate i funghi a metà, eliminate tutti quelli infestati da larve o con lamelle gialle (tipiche delle amanite mortali!) ed eventuali parti guaste o umide. Pulite i funghi senza lavarli o pelarli e cucinateli entro 24 ore. Le prime volte, meglio assaggiare ogni specie che per voi è nuova in piccole quantità.