Artissima
Si apre a Torino la XXIII edizione, dove 193 gallerie presenteranno duemila opere di emergenti ma anche dei maestri. Da riscoprire
Artissima un primo festival internazionale di “massa”. Questo clima culturale favorisce mostre di rottura come quella di Josh Kline alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ( dal 4/ 11 al 29/ 01/ 2017) che, con il suo Unemployment, entra nelle viscere della disoccupazione creata dall’automazione industriale prevedendo, da qui a 15 anni, scenari inquietanti con uomini degradati a rifiuti. All’Archivio Salvo, la mostra di Jonathan Monk ( dal 4/ 11). Planetario di Torino e Palazzo Madama accolgono un poetico intervento dell’artista visiva Grazia Toderi e dello scrittore Orhan Pamuk basato su una narrazione rivolta alle stelle. Ma anche l’arte antica s’intromette con la mostra Flashback al Pala Alpitour.
Scelte. Quest’Artissima decolla sulle ali dell’aereo di Thomas Bayrle ( già presentato a documenta), grande installazione nella zona ritiro bagagli allo scalo di Caselle. Negli ultimi anni, nel mondo, le fiere sono aumentate del 30 per cento. Artissima ( oggi posizionata tra quelle più seguite per il mix di proposte tra lo sperimentale e le conferme del mercato) rivendica il taglio curatoriale dell’evento, con esperti internazionali che lavorano tutto l’anno sul progetto fieristico, captando novità e anticipando tendenze. La fiera è cresciuta, così come i premi che quest’anno sono sette ( quello di Mutina incentiva