Te Elegan
A sinistra, l’ingresso alla Camera del neodeputato Alessandro Di Battista, 11 marzo 2013. Pochi mesi dopo, insieme ad altri nove parlamentari del movimento 5 Stelle, occupava il tetto di Montecitorio, con bandiere e striscioni, per protestare contro il Ddl per le riforme costituzionali. Il 24 novembre esce il suo libro sottotitolo edito da Rizzoli (p. 256, € 17). perché rischi di avere più fan che seguaci politici! » . Il Dibba spensierato indossa braccialetti di cuoio; la sua coperta di Linus è il giubbotto di pelle citato da Crozza e usato da anni nel “tempo libero”, « tanto che mia madre l’ha soprannominato la “giacchettola” » ; porta calze decorate con minuscole cinque stelle, « regalo di un attivista » . Recentemente, in alcuni casi ha ( volontariamente o involontariamente) abbandonato il suo tradizionale autocontrollo: come lo sguardo svagato durante l’intervista a Politics ( « Non era un atteggiamento presuntuoso, ho solo imparato a volare alto » ) o le lacrime al funerale di Casaleggio su cui hanno insistito molti quotidiani online. Comunque, ci sta anche questo, perché la trama della sua sfera pubblica e privata è lavorata a dritto e rovescio. Ad esempio, mangia qualsiasi cosa: carne e pesce, legge scrittori russi e guarda commedie leggere; gioca a pallone, è laziale e andava in curva ( « Ora non più, almeno fino a quando ci sarà Lotito » ) ; dice di leggere, « tutte le settimane » , la Divina Commedia, le poesie di Pablo Neruda e di dilettarsi fra i fornelli. « I miei piatti preferiti sono gli spaghetti alle vongole o le rosette soffiate che faccio con il lievito madre e che ho imparato a preparare grazie a Internet » . Ci mostra le fotografie a garanzia: effettivamente ha persino decorato una crosta con il tagliamela. Fa personalmente le pulizie a casa, « anche se mamma stira le mie camicie » . E poi è ordinato sull lavoro e disordinato in casa, in-