Scattare
Le conseguenze di uno scontro mentre si è alla guida possono essere mortali: meglio restare calmi e, soprattutto, non reagire
male alla salute, oltre a poter provocare incidenti più o meno seri: lo psicologo David Moxon dell’ICM Research britannico ha misurato cortisolo e altri indicatori dello stress in un gruppo di automobilisti e scoperto che bastano appena 20 minuti nel traffico per vederli aumentare in maniera significativa, insieme alla pressione arteriosa e alla glicemia. Le difese immunitarie si riducono e purtroppo non c’è abbastanza consapevolezza della tensione che si accumula fin dai primi minuti passati in coda, così il 47 per cento dei guidatori soffre spesso di “mal di traffico”, ovvero disagi e malesseri legati alla lunga permanenza in auto come stanchezza, mal di schiena, mal di testa, disturbi digestivi. E se un uomo su due ammette di sentirsi più aggressivo al volante, alle guidatrici capita più spesso un attacco d’ansia da coda, con la sensazione che manchi l’aria e il cuore che batte all’impazzata. Come affrontare gli ingorghi natalizi e non solo, allora?
Non rispondere mai alle provocazioni altrui, che ci sono e ci saranno sempre: « Stare in coda è frustrante, ma non si sa mai come possa reagire un estraneo. Mantenersi calmi e focalizzarsi altrove è utile per evitare un’esplosione di furore che potrebbe costarci cara » , raccomandano gli esperti della Foundation for Traffic Safety.
Non lasciare che l’ira del momento guidi i comportamenti: è normale provare rabbia quando ci si ritrova in un ingorgo che pare senza uscita, ma è meglio distrarsi pensando ad altro, senza passare a comportamenti sconsiderati alla guida come scendere per affrontare un altro automobilista ( lo ha fatto almeno una volta il 4 per cento dei guidatori, secondo i dati statunitensi).
L’auto è percepita a livello inconscio come un’estensione del corpo e per questo il traffico che preme attorno all’abitacolo dà la sensazione di spazio violato, ac-