A LEZIONE DI CORTEGGIAMENTO
Per gli studenti dei college americani potrebbe presto esserci una nuova materia di studio: corteggiamento. Meglio ancora, lettura corretta dei segnali provenienti da un potenziale partner. In sé la cosa può far sorridere, ma ha implicazioni molto serie in una società dove la violenza nei confronti delle donne è in drammatica crescita. Questa violenza è spesso derivata da una interpretazione sbagliata di alcuni gesti o comportamenti, interpretazione che porta alla scusa tradizionale «È lei che mi ha provocato. Ha fatto capire chiaramente che ci stava!» Tutto questo, secondo un esperimento condotto all’università dello Iowa, è figlio dell’ignoranza. Ma non di una ignoranza generica, bensì proprio dall’incapacità di leggere correttamente nell’altra persona i segnali giusti. Si sa, la comunicazione non verbale è spesso difficile da interpretare, ma con gli strumenti adatti può venire meglio decodificata. Questi strumenti (suggerimenti su come valutare alcune particolari espressioni, i movimenti degli occhi o delle mani, la postura eccetera) sono stati forniti a metà di un campione di 276 femmine e 220 maschi studenti di college, mentre l’altra metà è stata lasciata con le proprie convinzioni consolidate. A tutti sono state poi mostrate foto di potenziali partner, con la richiesta di esprimere un giudizio in merito. In particolare: le persone ritratte sembravano o no disponibili a una relazione? Infine è stato chiesto anche un giudizio sul concetto stesso di violenza sessuale. Risultato: la metà del campione non “istruita”, quella cioè che si è fermata all’aspetto superficiale, fisico delle persone ritratte o al loro modo di vestirsi, ha mostrato una certa tolleranza