Buonasera,
Gli studenti polemizzano contro il Ministro Scaglia. Richiamati non dai social, ma dai volantini. E la sera si ride: in tv come a teatro
ministro della Repubblica, sotto gli occhi dei “celerini” ( altro neologismo ad indicare i poliziotti della Celere). Senza Facebook, senza Twitter, senza telefonini, ci si convoca con volantini distribuiti fuori dalla scuola dagli addetti al volantinaggio. È un altro mondo, nel quale, però, si crede all’utopia di immaginare in arrivo quel cambiamento epocale, quell’Era dell’Acquario di pace, libertà e fratellanza fra i popoli. Senza Facebook, senza Twitter, senza telefonini e senza fotocopie, ci si stupisce della comodità del ciclostile. Oggi i ragazzi potrebbero pensare ad uno stile particolare per andare in bicicletta, mentre per i ragazzi di ieri avere a disposizione un ciclostile spediva immediatamente il possessore nel mondo dei privilegiati. “Eugenio è al ciclostile” significava l’appalesarsi di lì a poco di novità di cui far tesoro per essere informati nel collettivo prossimo venturo, grazie a Eugenio, ora semidivino come Mercurio, il messaggero degli dei. Da un solo originale, copie a volontà: quasi un miracolo nell’epoca in cui una lettera si batteva a macchina e – al massimo – se ne potevano avere quattro copie più una in carta velina, grazie alla carta carbone. 1969. Per strada si dileggia un ministro, a scuola ci si allerta con le copie del ciclostile e la televisione ( da sempre specchio del tempo) mette a posto tutto: il sabato sera trionfa Alighiero Noschese con Doppia coppia, sul primo canale della Rai. 1969, 8 marzo. Va in onda la prima edizione e il varietà passa alla storia, perché per la prima volta Noschese imita i politici, prendendoli in giro. Lo aveva già fatto a teatro con Scanzonatissimo, ma a teatro è un’altra cosa. Ora, milioni di telespettatori vedono la caricatura di Andreotti, Fanfani, Moro e via imitando, preceduti da una sigla, storica come gli slogan delle manifestazioni. È Sylvie Vartan a cantare: “Buonasera buonasera / che piacere che mi fa / incontrarmi di nuovo con te. / Non lo vedi che stasera / è una sera che mi va / che mi va di restare con te. / E se tu a poco a poco / vuoi stare al mio gioco / qualcosa / qualcosa avverrà”. Eros Macchi in regia, Amurri, Verde e Broccoli gli autori, in un mondo in cambiamento. Infatti: “Gira e va / gira e va a / se la va la va / Gira e va / gira e va a / se la va la va”. Sylvie Vartan, Buonasera buonasera