Quando la chat ti mette ko
Incidenti stradali, gomito da cellulare e stress per la cervicale: questi i rischi
Chi chatta camminando rischia grosso: nei casi peggiori lo “stiramento”, cioè essere investito da un’automobile. Nei casi meno gravi sbattere contro un palo, inciampare, urtare un bambino o un energumeno che si arrabbia. Oggi i più spericolati WhatsApp- dipendenti messaggiano persino pedalando. E anche se vi sembra di usare una certa prudenza, muoversi con un occhio al marciapiede e uno allo smartphone modifica il vostro senso dell’equilibrio: l’hanno dimostrato due studi, uno dell’università australiana del Queensland e uno di ricercatori americani, della Stony Brook University. Non ci sarebbe bisogno di uno scienziato per capire che il cellulare distrae parecchio: guardatevi intorno e verificate con i vostri occhi di che cosa sono capaci i pedoni- smartphonisti. Ma ciò che è interessante, in questi studi, è che dimostrano quanto l’attenzione e l’equilibrio vengano alterati da una conversazione telefonica ( e ancor più, naturalmente, dal digitare messaggi) persino percorrendo distanze minime, meno di dieci metri. Il rischio di distorsioni e cadute aumenta enormemente. Perciò lasciamo in tasca il cellulare il più possibile, soprattutto se vista, elasticità, reattività ed equilibrio non sono più al top per colpa dell’età. Ma i problemi da smartphone non finiscono qui. Qualche mese fa un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma hanno pubblicato uno studio su Clinical Neurophysiology dimostrando che parlare al cellulare a lungo può alterare la trasmissione dei segnali nervosi nel braccio: il gomito piegato già dopo pochi minuti causa uno stress meccanico sul nervo ulnare che provoca come minimo formicolii e difficoltà di movimento del braccio e della mano. Una sindrome da compressione del nervo ulnare che è stata già ribattezzata “gomito da cellulare”.
Carichi Poi c’è la “gobba da chat”. Con la postura tipica da smartphone o tablet, con la schiena relativamente dritta e il collo piegato, si sottopone il rachide cervicale a un carico eccessivo e a uno stress ripetuto che a lungo andare può portare addirittura ad una perdita della fisiologica lordosi cervicale ( come nel “colpo di frusta”). In posizione eretta il peso della testa va dai 4 ai 5 chili e mezzo; quando il collo è piegato in avanti il carico sulla muscolatura e sul tratto cervicale della colonna vertebrale può arrivare a 27 chili. Il rischio è alto soprattutto per chi usa lo smartphone per giocare: troppo concentrato, può non sentire tensioni e dolori che invece dovrebbero mettere subito in allarme. In caso di persistenza di difficoltà nel movimento e contratture muscolari, fatevi controllare da un medico o da un fisioterapista. Limitate telefonate e messaggi camminando, non solo per migliorare la postura: in caso di scontri, in mancanza di un codice pedonale le assicurazioni potrebbero
non rispondere.