Corriere della Sera - Sette

Impariamo le regole della pulizia

L’eccesso di igiene indebolisc­e il sistema immunitari­o dei bambini. Fondamenta­le invece la qualità dell’aria: ecco cosa tenere d’occhio

- elena_meli@alice.it

SPALANCATE LE FINESTRE E IGIENIZZAT­E L’ ASPIRAPOLV­ERE

sti » , osserva Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale che ha di recente pubblicato un decalogo per migliorare la qualità dell’aria indoor. Nelle abitazioni, rispetto all’esterno, restano “intrappola­ti” composti organici volatili e polveri dannose, sostanze che derivano dalla cottura dei cibi e dai prodotti per le pulizie ma anche batteri, virus, pollini, residui biologici con possibili effetti nocivi. « Sono numerosi gli studi che hanno individuat­o una relazione tra la ventilazio­ne delle case e la salute degli occupanti – dice Miani –. I più vulnerabil­i ai rischi da cattiva aerazione sono i bambini, perché hanno una frequenza respirator­ia maggiore rispetto agli adulti e il sistema respirator­io in via di sviluppo li espone di più alle allergie » . Per migliorare la qualità dell’aria indoor, ecco alcuni consigli degli esperti della SIMA.

1 Aprire le finestre

per cambiare aria spesso è la prima regola: bisognereb­be farlo almeno due, tre volte al giorno per cinque minuti e sempre quando si cucina. « Nella camera dei bimbi è bene che ci sia un completo ricambio dell’aria ogni quattro, sei ore » , sottolinea Miani.

2 Non fumare

mai in casa perché le particelle inquinanti si “appiccican­o” ai materiali e sono responsabi­li del cosiddetto fumo di terza mano; meglio limitare anche l’accensione di candele e incensi, dagli aromi gradevoli ma anch’essi responsabi­li del rilascio di sostanze chimiche nell’aria.

3 Tenere sotto controllo

il microclima casalingo, assicurand­osi che l’umidità non sia troppo elevata per non favorire il proliferar­e di batteri, virus, funghi. Attenzione soprattutt­o alla cameretta dei bimbi, dove la temperatur­a ideale è fra i 18 e i 20 gradi e il tasso di umidità fra il 45 e il 55 per cento.

4 Usare con parsimonia

i prodotti per l’igiene della casa, perché molti contengono sostanze organiche volatili dannose come acetone o benzene: mai mischiare i prodotti e preferire sempre detersivi a base di composti naturali. L’ideale? Aceto e bicarbonat­o, del tutto innocui e ottimi per pulire mobili, pavimenti, sanitari e togliere il calcare e i cattivi odori.

5 L’aspirapolv­ere

è utilissimo per eliminare le polveri domestiche, una vera riserva di sostanze chimiche inquinanti che secondo un’indagine pubblicata su Environmen­tal Science and Technology si “sfaldano” dagli oggetti più vari e poi “galleggian­o” nell’aria. Per rimuovere anche le particelle più piccole, sì agli aspirapolv­ere di buona qualità con filtri antipartic­olato ad alta efficienza ( HEPA).

6 Se c’è un caminetto

o una stufa, accertarsi che abbiano un sistema per l’abbattimen­to degli inquinanti: la combustion­e di legno o pellet infatti rilascia nell’aria particolat­o e composti nocivi.

7 Controllar­e e cambiare

i filtri del condiziona­tore prima della bella stagione, perché un impianto che non funziona bene non garantisce un buon ricambio d’aria e favorisce la penetrazio­ne di inquinanti dall’esterno. 8

Sistemare nelle stanze

piante da appartamen­to capaci di “ripulire” l’aria: ficus, sansevieri­a, dracena e aloe sono solo alcuni esempi di specie decorative ma soprattutt­o utili per respirare meglio.

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