È un Paese dove ci si può reinventare tutte le volte che si vuole
Monica Buscarino, novarese di 37 anni, è un’emigrante esemplare: in Australia ha salito gradino per gradino la scala che porta fino alla cittadinanza. Arrivata con il visto per giovani lavoratori (Working holiday visa), il secondo anno per potersi fermare ha lavorato in una fattoria, poi le ha provate un po’ tutte, dalla barista – «ho resistito dieci giorni» – alla baby sitter, «per due anni in una famiglia fantastica». Nel 2012 finalmente riesce a farsi sponsorizzare. È così difficile? «Ogni anno il governo australia- no rende nota una lista di mestieri per cui concede il visto di lavoro. Quell’anno c’era anche il fotografo, il mio! Dopo sei mesi la richiesta è stata approvata e nel marzo 2016 ho ottenuto il visto permanente. Ora sono in attesa della cittadinanza. È da quattro anni che ho un contratto con la stessa società che nel frattempo ha allargato il business, ha acquisito un magazine di cui curo la parte grafica e fotografica, la gestione eventi e prodotti». Nessun rimpianto? «È un’esperienza che mette molto alla prova una persona, perché ti toglie tutti i punti di riferimento. Ma mi ha aperto tantissimo la mente. In Italia, ad esempio, pensiamo che trovare un lavoro a tempo indeterminato sia l’unico scopo della vita. Poi arrivi qui e scopri un altro pianeta: un Paese dove ci si può reinventare tutte le volte che si vuole. E non si chiude a chiave la porta di casa». Hai molti amici? «Gli australiani sono molto diversi da noi. C’è voluto un po’ a entrare in sintonia, sono molto chiusi, riservati. In amore, sono single da tre anni. Il mio riferimento ora sono le amiche del cuore, italiane». Malinconia? «All’inizio è stata dura, mi mancava la famiglia. Poi ti abitui. Anzi, ho un migliore rapporto con loro da qui: li sento tutti i giorni, anche se ogni tanto vorrei anche poterli abbracciare… Il mio sogno è lavorare per otto mesi in Australia e gli altri quattro passarli in Europa, ma non immagino di tornare in Italia per sempre. Piuttosto un giorno mi comprerò un terreno fuori Sydney e andrò a vivere in mezzo alla natura».