Corriere della Sera - Sette

Paolo Conti

Esce un docu-film che racconta la genialità del cantautore e la sua capacità di dare voce a una città affacciata sul Mediterran­eo, e quindi naturalmen­te predispost­a ad accogliere perché indifendib­ile

- Di

Aun certo punto, tra la fine degli anni 70 e i primi 80, Napoli cambia suono. Si impongono il rock, il soul, il blues che si innestano nella tradizione musicale antica e la mutano, trovando molte analogie perché le sonorità nere sono più affini a Napoli di quanto non si pensi…. E Pino Daniele intercetta tutto questo, lo fa suo: e da quel momento la colonna sonora di Napoli non sarà più la stessa perché entra nell’immaginari­o collettivo che la accoglie subito. Così come, per secoli, sono state assorbite le contaminaz­ioni arabe, spagnole, francesi, normanne, nordeurope­e… » . Lo scrittore Maurizio de Giovanni è uno dei testimoni che appaiono nel docu- film di Giorgio Verdelli Pino Daniele/ Il tempo resterà, una produzione Sudovest con Rai Cinema che sarà distribuit­o in esclusiva da Nexo Digital solo il 20, 21 e 22 marzo ( l’elenco delle sale appare su www. nexodigita­l. it ) come evento cinematogr­afico pensato per tutti i fan del cantautore morto il 4 gennaio 2015 e nato ( di qui la scelta delle date) il 19 marzo 1955 nella sua città, ovviamente Napoli. Infatti il docu- film verrà presentato in anteprima al Teatro San Carlo proprio quel giorno, cioè nel complean- no di Pino Daniele. Verdelli ha navigato per ore e ore tra i materiali filmati dagli anni 70 al gennaio 2015: concerti, interviste, dialoghi registrati. Molto materiale è inedito e verrà proposto per la prima volta. La presenza di Pino Daniele, che appare prima giovanissi­mo e poi nella maturità, è costante, le sequenze senza di lui sono rarissime, e comunque la sua musica c’è sempre. Ed è per questo che la voce narrante è spesso proprio quella dell’autore di Napul’è, col contributo di Claudio Amendola. Nel docu- film di Verdelli appaiono tanti amici e collaborat­ori di Pino Daniele: proprio lo scrittore De Giovanni e poi Joe Amoruso, Tony Esposito, Tullio de Piscopo, James Senese e Rino Zurzolo ( la storica band di Vaimò, con cui Daniele si riunì nel 2008) e poi Renzo Arbore, Stefano Bollani, Ezio Bosso, Jovanotti, Eric Clapton così come Francesco De Gregori, Peppe Lanzetta, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, Massimo Ranieri, Sandro Ruotolo, Lina Sastri. Grazie ai filmati appare anche Massimo Troisi, proprio perché ( lo promette il titolo de docu- film) « il tempo resterà » .

Le diverse vite. Spiega il regista Verdelli: « Non è la biografia di Pino Daniele, ma

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