La torta “amarosa” in cima al piccolo mondo
La polenta della nonna
Polenta avanzata, formaggio (casera) e burro di alpeggio, una cipolla, due patate lessate. Servire in una casseruola di terracotta. O, come diceva la nonna, anche in un piatto qualsiasi. Ripaga di ogni sforzo e facilita il raccoglimento, prima di scendere.
ANNI FA, D’INVERNO, nel cuore dell’Alta Badia, trovai nel piatto, all’ombra di un’imponente parata di calici, scampi e gamberoni esuli di Mazara Del Vallo. Il rifugio-winebar svettava a duemila metri. C’ero arrivato con l’ovovia e me ne sarei andato con il gatto delle nevi. Fuori dal locale i firebowls surriscaldavano i clienti, stimolati dall’erogazione di finger food e bollicine. Dentro rimbalzava la disco del dj resident. Senza nulla togliere alla baita gourmet, la mia casa è altrove. È il Rifugio Brioschi, a 2.410 metri, in cima al “piccolo mondo” (come affettuosamente lo chiamava Riccardo Cassin) delle Grigne, sopra Lecco. Dalla croce del Brioschi lo spettacolo spazia dal Monviso al Legnone, dal Disgrazia al Badile. Nelle notti cristalline si vedono le luci di Milano. Un nido con sala da pranzo e cucina, 34 posti letti. Nel menu i classici, quelli di cui hai bisogno dopo tre-quattro ore di sentiero: zuppa d’orzo, pasta al ragù (cinghiale, cervo), pizzoccheri e gnocchi, polenta con spezzatino, brasato; torta “amarosa” (ricotta e amaretti), di pane (la mia passione), ai frutti di bosco. Acqua, tè, vino, birra: senza farla troppo lunga. Il suono del vento, degli uccelli, delle parole, del silenzio. Ad accoglierti ci sono Alex Torricini e la sua giovane squadra: Valeria, Federica, Mara, Luca. Alex si definisce “gestore pro tempore”: perché siamo tutti in viaggio, tutti di passaggio. Non ci sono padroni, in montagna.
HA MESSO IL WI-FI perché tutto è puro per i puri. D’estate organizza concerti d’arpa e di hang, seminari di yoga, letture, mostre: comunica, con i mezzi di oggi, la bellezza inesauribile della natura verticale. Le ostriche dolomitiche sono squisite, sia chiaro, ma lo spettacolo che si vede, e si vive, dentro i golosi vapori delle sue minestre non ha paragone.