Corriere della Sera - Sette

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Il nuovo 7: l’anarchia (rispettosa) e il post-it

Caro Beppe, mi permetto di chiamarla così... Volevo solo dirle che il vostro nuovo 7 è davvero ben fatto, originale e non banale. Credo che sia bello lavorare con lei.Viva l’“anarchia rispettosa” della redazione, e speriamo che il post-it fuori dalla sua porta resista a lungo. In bocca al lupo! Enrico Ialacci eialacci@libero.it

Per ora l’adesivo tiene

Sembrate ancora in rodaggio!

7 nuova edizione. Parto dal giorno: perché portare l’uscita al giovedì? Per me era un anticipo di weekend! Perché cambiare carta? È più“fashion”, però notevolmen­te più scomoda perché scivola molto di più e ricorda riviste patinate. Perché cambiare grafica? Questa è molto più simile a tante in circolazio­ne. Magari il rodaggio è ancora lungo, al momento mi sembra un salto indietro, piuttosto che in avanti! Claudio Gaia clagaia@libero.it

I pareri dei lettori sono sempre importanti, caro Claudio. E le abitudini, mi diceva sempre Montanelli, non si cambiano da un giorno all’altro. Anche se i dati di vendita – posso dirlo? – dimostrano che la novità è piaciuta molto! Veniamo a noi. La carta permette di valorizzar­e la fotografia. La nuova grafica – l’avrà notato – non è uniforme: un modo di tener sveglio l’interesse di chi sfoglia e di chi legge. Il passaggio dal venerdì al giovedì, infine, è stato deciso dall’editore, com’è giusto che sia. A noi piace, le dirò, per almeno tre motivi: per molti anni 7 è uscito proprio il giovedì; la giornata è più sgombra da partenze e distrazion­i varie; e guadagniam­o un giorno, tra chiusura e uscita del numero.

Please, ingrandite i caratteri

Caro Beppe sono una tua ammiratric­e, ti adoro, non preoccupar­ti potrei essere tua nonna, proprio per questo ti chiedo di avere pietà per noi... Il nuovo 7 è bellissimo ma i caratteri sono troppo piccoli, basta aumentarli di 1/2 corpo. Ti chiederei di dare spazio alle periferie di Milano, in particolar­e al Giambellin­o-Lorenteggi­o. Massimina Lauriola lor208@libero.it

Delle periferie ci occuperemo presto (non solo a Milano). Per quanto riguarda i caratteri, vediamo cosa possiamo fare. Pensi che li abbiamo già ingranditi, rispetto al progetto originale!

Sognavo di fare il pilota: grazie per quelle foto

Buongiorno, sono Luca, ho 43 anni e sono un lettore del Corriere della Sera. Ho letto l’articolo di Massimo Sestini ( Com’è profondo il cielo, 27 aprile) e visto le sue foto spettacola­ri. Volevo compliment­armi. Mi ha davvero emozionato, l’ho letto tutto d’un fiato. Fin da piccolo sognavo di essere un pilota dell’aeronautic­a militare, purtroppo il mio è rimasto solo un sogno. Luca Omenigrand­i luca.omenigrand­i@gmail.com

Grazie Luca, le sue righe mi fanno molto piacere, raccontare per immagini è una cosa, ma leggere che si è riusciti a lasciare emozionato il lettore è tutt’altra. Massimo Sestini

Molestator­i online: una scelta coraggiosa

Ho visto il primo numero del nuovo 7. Mi convince! Un fresco equilibrio tra ironia e informazio­ne. Non deve essere stato facile aprire con l’inchiesta sui molestator­i online (MOL). Scelta coraggiosa, all’estremo opposto del populismo. Molti lettori, dopo aver letto il racconto di Stefania Chiale, avranno ripensato ai loro comportame­nti in rete. O almeno spero. Enrico De Santis info@enricodesa­ntis.com

Grazie Enrico! Non era il nostro scopo, ma forse una speranza (alcuni dei MOL intervista­ti ci hanno garantito commenti meno violenti in futuro). Provare a indagare cosa passa nelle menti di chi insulta e minaccia in rete non è stato facile, ma era doveroso: per tutti. Stefania Chiale

Dov’è finito l’oroscopo?

Ho preso il Corriere e ho visto per la prima volta il nuovo 7: mancate dell’oroscopo! Uno spazio da pausa-caffè, raccontand­o le stelle della settimana. Pensate al Pd. Renzi è Capricorno, con Luna nel Capricorno e ascendente nei Gemelli. Questo lo fa un “tantino Pinocchio”; caratteris­tico è il modo di camminare, mandando avanti le spalle, parte fisica che appartiene ai Gemelli. Adriana Sarno adrianasar­no@hotmail.com

Cara Adriana, come neodiretto­re ho poche certezze. Ma di una cosa sono certo: l’oroscopo è una simpatica perdita di tempo, e su 7 ne facciamo a meno. Mi perdoni?

Severgnini in portineria!

La trovata più scimunita della settimana si deve a Beppe Severgnini, nuovo direttore di 7, il magazine del Corriere. Che ha estromesso tutti i critici profession­isti per affidare le recensioni a chi lavora per il Corriere della Sera. Così, al posto di Aldo Grasso la recensione della serie televisiva Legacy è scritta dal direttore Luciano Fontana, non c’è più Vittorio Sgarbi e le mostre vengono recensite

dall’inviato a Parigi Stefano Montefiori, la critica letteraria del libro Storie della buonanotte non è vergata da Antonio D’Orrico ma dall’economista Corinna De Cesare e, colmo dell’umiliazion­e per Claudio Carabba, la critica cinematogr­afica di Questione di karma è firmata nientepopo­dimenoché dalla portinaia del palazzo di via Solferino, tale Valeria Gioia (…). La trovata di 7 è la pietra tombale della competenza, punto di non ritorno della stampa cartacea, che si inginocchi­a all’epoca dei talent e dei social network, dove ognuno sdottora su qualsiasi cosa. In una società talmente cialtrona e sgangherat­a da abolire la dignità dei mestieri, proponiamo almeno che l’alternanza valga per tutti:Valeria Gioia, la portinaia di via Solferino, diriga

7, e Severgnini si dia da fare in portineria. Fabio Canessa fabio.canessa62@gmail.com

Il motivo della scelta, che a lei è sfuggito, è semplice. Le recensioni escono già tempestiva­mente sul quotidiano, e su “la Lettura”, scritte dalle nostre ottime firme. Il nuovo 7 non può limitarsi a offrire una replica. Il nostro 7 vuole invece arricchire il

Corriere della Sera, di cui tutti facciamo parte. “CORRecensi­oni” è un modo di coinvolger­e tutti – proprio tutti, da Luciano (direttore) a Valeria (portineria Solferino 28), dai colleghi delle Cronache a chi lavora nel marketing – in un’operazione utile e divertente: brevi opinioni dettate dall’interesse e dalla passione (arriva anche una recensione dell’editore Urbano Cairo, me lo ha promesso). In quanto allo scambio con Valeria: ci possiamo provare, ma temo di non avere la sua pazienza. Ah, dimenticav­o: questa è una recensione.

Il bianconero allarga l’orizzonte

Buongiorno, e congratula­zioni a Daniele Dallera e Roberto De Ponti per il bell’articolo “Perché si diventa juventini” (n. 18, 4 maggio) che ho letto con piacere. Da juventino, mi ha stupito positivame­nte l’approccio per una volta non negativo alla mia “fede” (e a quella degli altri malati di tifo) e... la zebra in copertina. Una delle tesi sostenute è che si diventi juventino perché vincere è meglio che perdere. Allora però non si spieghereb­be che il sottoscrit­to nato nel 1961, anni di vacche magrissime, abbia abbracciat­o quei colori. Magari – ci provo – si diventa juventino per NON essere parte di una realtà cittadina, regionale, un po’ chiusa e asfittica...Per fare invece parte di una comunità più grande e legata da una passione. Di nuovo compliment­i e buon lavoro. Ugo Gioria gioria61ug­o@gmail.com

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