BACKSTAGE DI UNA COPERTINA
Come è nata questa cover? Con un fotografo bravo e corretto e un rifugiato che fa l’artista, cerca lavoro e, soprattutto, ha voluto mettersi in gioco
«COS’È UNA LIBERATORIA?». Sheikh Faal, l’uomo sulla copertina di del 1° giugno, è sbigottito. In Gambia quel termine appartiene al lessico di pochi. Comunque non di chi attraversa il deserto un po’ a piedi un po’ su mezzi di fortuna, arriva in Libia per imbarcarsi su un natante azzardato, è recuperato in acque internazionali dalla Marina italiana, approda a Lampedusa, è trasferito temporaneamente in Sicilia e definitivamente al centro accoglienza di Avellino. Da qualche anno Sheikh vive a Napoli ma cercando lavoro si sposta anche altrove in Italia. A chiedergli l’autorizzazione per pubblicare la sua immagine è Roberto Salomone, il fotografo napoletano che abbiamo scelto quale autore del suo ritratto sia per la qualità artistica del suo lavoro sia per il suo notorio rispetto del codice deontologico: «Mi sono rivolto alla comunità nera di Largo Donnaregina dove Nyong Inyang, nigeriano di 35 anni, un mediatore culturale come si definisce lui, aiuta i nuovi arrivati a interagire
con le istituzioni e affrontare l’iter burocratico. Alla vista dell’obiettivo i ragazzi, tra cui Sheikh, erano scettici: cosa ne avrei fatto dei loro ritratti? Ma dopo qualche caffè, lunghe chiacchiere e rassicurazioni ho potuto svolgere il mio lavoro. Nyong ha anche creato un gruppo musicale che ha individuato nuovi ritmi nati dalla contaminazione tra la musica napoletana e quella africana. La band si chiama Nafrythm e ha già prodotto due cd ( li trovate anche su YouTube, sulle piattaforme musicali come Spotify e sui social, ndr). Sheikh Faal ne è il percussionista ma si esibisce anche come ballerino». Le difficoltà non finiscono qui. In redazione si decide un titolo provocatorio: “Servo?”, sostantivo o verbo? La legge richiede che il personaggio fotografato autorizzi anche il contesto in cui è posto il proprio ritratto. Di nuovo rintracciamo Sheikh, arriva il suo imprimatur e alla fine si va in stampa.