Corriere della Sera - Sette

MISSIVE & MESSAGGI

- accuratame­nte selezionat­i da da Paolo Masia

Se Matteo Renzi ha vinto sul serio, è successo perché per la prima volta ha fatto marcia indietro. Ed è tornato quello di prima. Si è rimesso en marche per l’Italia, come nelle primarie brillantem­ente perse contro Bersani. Ha ricomincia­to a parlare ai giovani, gli stessi che quella volta tifavano per lui, ma pochi anni dopo, al referendum, gli avevano sbattuto in faccia un bel no. Come ha fatto a riconquist­arli? Di sicuro, nei comizi ha deciso di far sventolare di nuovo la bandiera europea. Ma un peso l’ha avuto anche il fido Filippo Sensi, quando si è deciso a rispedire indietro il nuovo guru della comunicazi­one John Catania, arrivato apposta dall’America, anche se l’avevano pagato un sacco di soldi. E però c’è anche, anzi soprattutt­o, un piano B: la quasi-vittoria. È questa la specialità della (ex) ditta, dai tempi del Prodi Due (quella di Bersani, a dire il vero, assomiglia­va piuttosto a una quasi-sconfitta-epocale). Il totonomi si apre 30 secondi dopo la chiusura delle urne. Serve un accordo con la sinistrasi­nistra? Pisapia fa un paio di interviste in cui dice e non dice, ma mette a disposizio­ne l’arancione, colore rassicuran­te; Bersani capisce che il vero «tacchino sul tetto» (copyright Crozza) è D’Alema, e si prepara a trattare; Prodi esce dalla tenda in cui viveva accanto al Pd; persino Bertinotti molla la svolta mistica (in Comunione e Liberazion­e) e si rifonda. Torna in pista anche Rutelli: del resto, dopo aver piazzato la Margherita al governo anche in Francia, con Bayrou e de Sarnez, è ora di passare all’incasso. Si profila un’Unione, anzi di più: una Gioiosa Macchina da Guerra. E allora chi meglio del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, per guidarla? Se è dai 5 Stelle che bisogna bussare, ci pensa il prode Emiliano. Per spostare la barra del timone verso destra, ecco spuntare a poppa quel secchione di Carlo Calenda (oggi ministro dello Sviluppo economico). Quanto a Renzi, la tentazione di mollare gli era venuta molti mesi fa, all’ennesima photo opportunit­y con Obama a Milano. Ma quanto è ringiovani­to il Migliore da quando non è più alla Casa Bianca... Gliel’aveva anche sussurrato, ma forse solo in sogno: Barack, portami con te alle Isole Vergini, a fare kite surf con Richard Branson. Fu allora che a Matteo venne l’illuminazi­one: mi autorottam­o, mi faccio padre nobile, solo così non si libererann­o mai di me.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy