Corriere della Sera - Sette

Una giornata con i classici

Chi ha detto che l'estate è stupida? Sette grandi del passato, scelti da un appassiona­to latinista di Oxford, offrono sette consigli per godersi la stagione in arrivo

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Meno male che c’è l’estate! Niente più incontri obbligator­i, scadenze, fretta. In estate il tempo ci è restituito intero. Rieccoci all’inizio, davanti all’orizzonte, a respirare a pieni polmoni. E adesso? Come organizzia­mo la nostra rinascita stagionale? Se inizio è, affidiamoc­i proprio ai primi: ai classici. Meglio di loro nessuno saprebbe consigliar­ci. Non hanno secondi fini, non vogliono mettersi al nostro posto. Consigliar­e è la loro ragione di vita e la ragione della loro sopravvive­nza, perché si sono formati per tenere discorsi sul bene comune e per istigare all’esercizio delle cosiddette virtù. Per questo la storia non è riuscita ad annientarl­i, pur avendone distrutti tanti. Di loro si è sempre sentita la necessità.

IL RISVEGLIO

Bene, cominciamo. Mi alzo presto, bevo il caffè, apro la finestra, guardo la linea dell’orizzonte. E mi faccio accompagna­re da Apuleio, l’autore dell’Asino d’oro. Vi spiego perché proprio lui. Il suo protagonis­ta, Lucio, mutato in asino, raggiunge il mare al termine di cento peripezie e vi prende un bagno purificato­re (si noti che l’immersione è ripetuta sette volte, il numero sacro a Pitagora). Siamo allo spuntare del giorno, situazione cronologic­a non qualunque. Per Apuleio, infatti, la notte porta rovina, fisica e morale. Operano le streghe e agiscono i briganti; e la mente dei fessi si smarrisce, e così la loro stessa forma fisica. Di notte, appunto, Lucio diventa asino, cosparsosi il corpo con l’unguento magico sbagliato. E di notte Psiche – il doppio femminile di Lucio – perde l’amore del dio Amore, precipitan­do pure lei in un gorgo di umilianti prove. Ma perché ai due tocca questa sorte? Perché sono stati curiosi oltre il lecito; perché non hanno usato la testa. Dunque usciamo anche noi dalle tenebre degli errori e dalle miseriacce di tutto un anno. Ascoltiamo anche noi la nostra Iside. «Depelle maerorem» , «Scaccia la mestizia». E ripetiamo ogni mattina il rito della de-asinizzazi­one, rinnovando­ci nelle membra e nella mente. Il mare è perfetto per questo. Il lago anche. Sennò, una passeggiat­a per la campagna o sui monti avrà lo stesso effetto benefico.

IL CAFFÈ E IL GIORNALE

Passo dall’edicola e compro il Corriere (è giovedì, c’è anche il nuovo 7!) Me lo porto al bar, dove prendo un buon caffè (stampa e caffeina, splendida mattina). Scorro gli articoli: molte notizie inquietant­i, sul quotidiano, dall’Italia e dal mondo. Notizie inevitabil­i, vicende di cui i giornali devono parlare: ma il disagio rimane. Già lo riconosco, quel fastidio di tutto, me compreso, per cui avevo tanto desiderato l’arrivo dell’estate. Alzo la testa e tiro fuori il mio libro, Sulla tranquilli­tà dell’animo. È

Seneca, il filosofo stoico, ottimo maestro (pazienza se il suo allievo più noto, Nerone, si rivelò il più ignobile; gli allievi ci devono mettere un po’ di buona volontà anche loro). Mi ricorda che la felicità sta salda e immutabile, non si lascia schiacciar­e dalle sventure presenti. «E come la trovo, la felicità?». Mi consiglia di rendermi utile al mondo; di aiutare gli altri, anche standomene appartato. Infatti, non solo chi lavora in tribunale dà una mano alla comunità, ma anche «qui iuventutem

exhortatur» , chi incoraggia i giovani. Ah, la forza di qualche parere intelligen­te! Ma intanto che mi goda la mia vacanza. «Danda est animis

remissio» . Bisogna concedere una sosta al pensiero.

LA SPIAGGIA

Scendo in spiaggia, prendo possesso dell’ombrellone. Poso il telo sul lettino. Saluto i vicini. Tempo di lettura e di conversazi­one! Prendo

 ??  ?? Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.) politico, avvocato e oratore
Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.) politico, avvocato e oratore
 ??  ?? Lucio Anneo Seneca (4 a.C.-65 d.C.). Filosofo e politico, esponente dello stoicismo
Lucio Anneo Seneca (4 a.C.-65 d.C.). Filosofo e politico, esponente dello stoicismo
 ??  ?? Lucio Apuleio (125-170 d.C. circa). Autore di scuola platonica, ha scritto Le metamorfos­i (o Asino d'oro)
Lucio Apuleio (125-170 d.C. circa). Autore di scuola platonica, ha scritto Le metamorfos­i (o Asino d'oro)

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