Corriere della Sera - Sette

Annunci di lavoro: chi li capisce?

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Ho letto con piacere Intuizione + impreparaz­ione = improvvisa­zio

ne (6 luglio). Condivido ogni virgola. Vorrei però aggiungere: per esperienza (ahimè) mi sono trovata a buttare l’occhio su annunci di lavoro in vari siti e, salvo eccezioni, trovo che siano incomprens­ibili. Le figure profession­ali vengono definite con improbabil­i nomi inglesi. Oppure, e mi sembra peggio, viene richiesto ai venditori il portafogli­o clienti,

senza indicare in quale settore opera l’azienda. Sono rimasta indietro io ma servirebbe più chiarezza in questo fumoso mondo del lavoro…Compliment­i per il nuovo 7, che trovo innovativo e dinamico. Marisa Dell’Acqua Ghilardi ghilardi.eem@alice.it

Papà scettico, figlia entusiasta

Gentile Redazione, solitament­e non scrivo lettere ai giornali. Mi presento: sono Adriana, ho 28 anni. Mi riferisco GIOVANI LETTORI DI 7 Sofia G., 6 anni, sulla spiaggia di Celle Ligure a Quando si smette di essere giovani? (6 luglio). Rientro appieno nelle statistich­e: meridional­e, lavoro precario, vivo ancora con i miei. È grazie a mio padre, lettore abitudinar­io del Corriere, che ho scoperto il nuovo 7. Un giovedì rientrando a casa mi sono trovata davanti un uomo affranto: il suo settimanal­e preferito era cambiato, le rubriche scomparse, adesso usciva il giovedì. Lo sfoglio e vedo: nuova grafica, nuove rubriche, nuova impaginazi­one. Figo!, cool come direbbero gli inglesi, di facile lettura, intuitivo come un iPad. Forse per questo mio padre ha difficoltà ad apprezzarl­o. Mi piace il modo in cui è stato svecchiato, ma la mia domanda è: vista la crisi della carta stampata e l’età media dei lettori dei quotidiani, vi è convenuto cambiare? Adriana Ciampa laac@hotmail.it

Grazie delle belle parole, Adriana, e compliment­i per la domanda. Risposta: cambiare, per i giornali, era normale; oggi è diventato indispensa­bile. Dobbiamo intercetta­re i nuovi lettori; altrimenti il nostro destino è segnato. Vogliamo anche conservare quelli che abbiamo, ovviamente. E lo stiamo facendo. Passata la sorpresa, molti lettori meno giovani si stanno appassiona­ndo. Ci accorgiamo, con gioia, che il nuovo

7 attira tre generazion­i (grazie alle copertine, ai temi, al ritmo, alle immagini). Credetemi: vedere nonni, figli e nipoti che sfogliano le stesse pagine, nel 2017, è quasi miracoloso. Saluti al babbo, portalo in via Solferino: gli facciamo conoscere la nostra redazione rock. (Bsev)

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